Il lavoro di preparazione della
Finanziaria 2008 prosegue
stabilmente e prende corpo il
pacchetto fiscale sulla casa
unitamente alle
misure di riduzione, prime tra tutte
l'
ICI.
Secondo le prime ipotesi, infatti, dal 1° gennaio 2008 salirà la
deduzione ICI per la prima casa da 103 a 290 euro, con la
conseguente esenzione, quindi, per il 70% circa dei proprietari in
tale situazione e con una stima di costi che si aggira intorno ai 2
miliardi di euro.
La Margherita torna a fare parlare di sé reintroducendo la proposta
già avanzata per la Finanziaria 2007:
cedolare secca del 20% sui
redditi di locazione, con una stima di costo che anche in
questa situazione si aggira intorno ai 2 miliardi di euro.
A queste due agevolazioni, poi, si affiancherebbe un
pacchetto
specifico per gli affittuari a reddito basso.
"La casa sarà sicuramente uno dei punti di riferimento di questa
Finanziaria. Ci sarà la riduzione dell'Ici" conferma l'esponente
dell'economia, nonché viceministro dell'economia
Roberto
Pinza.
Il 10 settembre i singoli ministri hanno inviato le proposte di
taglio.
Intanto, comunque, il pacchetto fiscale si avvale anche una
versione più morbida dell'iniziale progetto di armonizzazione del
prelievo fiscale sulle rendite finanziarie.
Confermando l'impostazione di base che limita l'incremento del
prelievo ai titoli di nuova emissione, si studia l'esenzione per i
possessori di BOT e titoli di stato, nonché la conferma della
riduzione all'11% per i fondi pensione.
Secondo questo schema il beneficio ricadrebbe sui possessori di
conti correnti bancari e postali che avrebbero così una riduzione
di tassazione su questa tipologia di risparmio.
Tutto, comunque, è in una fase prima definizione: si attendono
nuovi approfondimenti sia di natura tecnica che strettamente
politica per la quale, invece, ci si aspetta uno stop secco.
E' più operativa, invece, la riduzione degli incentivi
pubblici.
Il ministro
Padoa-Schioppa ha ribadito che "la riduzione
fiscale è possibile solo se si regge con la razionalizzazione della
spesa pubblica". E' estremamente importante, prima di ogni cosa,
risanare i conti pubblici e poi parlare di tagli alla spesa.
Massimo D'Alema sul taglio delle tasse afferma: "Penso sia
preferibile cominciare dall'Irpef, ridurre cioè il peso della
tassazione sul lavoro a partire dai redditi medio-bassi".
Il lavoro, dunque, è molto duro ed è solo ai primi inizi.
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