Emilia Romagna: 1 miliardo di euro attivati per le aree appenniniche

19/07/2019

Quasi un miliardo di euro attivato. Un massiccio investimento per rilanciare la nostra montagna, sia per rafforzare e sviluppare le potenzialità di aree fondamentali per l'Emilia-Romagna sia per evitare fenomeni di abbandono, cercando anzi di chiamare in queste terre giovani coppie e famiglie. Tre anni e mezzo fa, era il 22 gennaio 2016, alla prima Conferenza della Montagna voluta dalla Regione a Castelnovo Monti (Re), la Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini stimò in 800 milioni di euro i fondi che sarebbero stati destinati ai territori appenninici attraverso il Piano regionale per la montagna; oggi, alla nuova Conferenza della Montagna organizzata nel Comune di Alto Reno Terme (Bo), il resoconto parla di oltre 950 milioni di euro attivati da allora, fra fondi regionali, nazionali ed europei, su progetti relativi a tutti i settori: dal territorio alla viabilità, dalle imprese al lavoro, dalle infrastrutture alla banda larga, dalla sanità al sociale.

Molte le questioni su cui bisogna continuare a lavorare, dalla prevenzione del dissesto idrogeologico al creare occupazione, in territori però vivi: per la prima volta dopo tanto tempo, nell'ultimo decennio si è interrotta l'emorragia della popolazione presente in montagna, registrando in taluni casi addirittura una inversione di tendenza. Complessivamente nel 2018 è arrivata a circa 462mila residenti (+3% rispetto al 2008): si tratta in ogni caso di un dato disomogeneo che merita una particolare attenzione, soprattutto per i centri più piccoli e periferici.

Si contano poi più di 52mila imprese, per quasi 140 mila addetti.

Una priorità per la Regione, con due nuove misure pensate per tutti i Comuni montani. Il taglio dell'Irap fino al 50% per le imprese e gli esercizi commerciali e l'azzeramento per tre anni per quelle nuove e le start up che decidono di avviare l'attività sempre in Appennino, una fiscalità di vantaggio finanziata con 36 milioni di euro di risorse esclusivamente regionali già inserite nel Bilancio di previsione 2019-2021 dell'Ente (12 l'anno per il triennio). Un beneficio per oltre 13mila imprese.

E un secondo provvedimento, del tutto nuovo, a cui la Regione sta lavorando: la costituzione di un fondo da 10 milioni di euro a favore delle giovani coppie e famiglieche vivono in montagna o che decidono di iniziare a farlo, per contributi a fondo perduto destinati all'acquisto o alla ristrutturazione della casa. Un aiuto che potrebbe arrivare al 50% dell'intervento, per un importo massimo di 30mila euro. Fondi che saranno ovviamente vincolati alla residenza duratura nei comuni montani.

Inoltre, con la manovra di assestamento di bilancio in Aula la prossima settimana, verranno messi a disposizione 5 milioni di euro per interventi a favore delle strade. Si tratterà di un fondo per interventi di somma urgenza, con contributi direttamente assegnabili ai Comuni per facilitare la rapidità di esecuzione delle opere necessarie. 5 milioni che si aggiungono ai 10 già assegnati mediante il bilancio di previsione 2019 alle Province per la manutenzione delle strade di loro competenza.

Si è parlato anche di questo oggi alla Conferenza della Montagna organizzata all'Hotel Helvetia Thermal di Porretta Terme. E' la prima parte dell'appuntamento promosso dalla Regione, dedicato in particolare ai temi lavoro, infrastrutture, territorio, agricoltura e turismo. La seconda è già programmata per il prossimo 19 settembre in Romagna, sugli altri temi dell'agenda regionale, dalla sanità alla scuola, fino allo sport.

La Conferenza segue infatti da vicino il “tour della montagna” realizzato negli ultimi tre mesi dal presidente Bonaccini, che insieme al sottosegretario alla Presidenza, Giammaria Manghi, ha visitato circa 120 Comuni della dorsale appenninica, dalla provincia di Piacenza a quella di Rimini, un viaggio nei territori che permesso il confronto con cittadini, amministratori locali, istituzioni, mondo del lavoro, imprese e forze economiche e sociali sulle azioni e le risorse attivate in Appennino.

L'appuntamento è stato l'occasione per ascoltare le storie di chi in montagna vive, lavora e fa impresa, studia. Giovani, imprenditori e amministratori hanno infatti raccontato le loro esperienze, fra opportunità e difficoltà comunque da affrontare. Con loro Alberto Tomba, ospite d'eccezione e testimonial delle vacanze nell'Appennino emiliano-romagnolo.

Ad aprire l'incontro il sindaco di Alto Reno Terme, Giuseppe Nanni, seguito dal presidente Uncem Emilia-Romagna, Giovanni Battista Pasini, e dal consigliere di Unioncamere Emilia-Romagna, Giuseppe Molinari. A spiegare le politiche regionali nei singoli settori gli assessori regionali Simona Caselli (Agricoltura), Andrea Corsini (Turismo), Palma Costi (Attività produttive), Paola Gazzolo (Ambiente) e Raffaele Donini (vicepresidente con delega a Mobilità e infrastrutture), oltre al sottosegretario Manghi. A chiudere i lavori, il presidente Bonaccini.



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