Alle soglie del quarto trimestre del 2007 si fa un primo bilancio
su vendite e importi.
Già da qualche mese si era affermata la tendenza di stabilità
soprattutto per i piccoli centri ed oggi, ancor più di ieri, è
possibile affermare il divario con le grandi città che, invece,
soffrono di un calo di interesse.
Secondo Fabiana Megliola, responsabile dell'ufficio studi di
Tecnocasa "I prezzi del residenziale nei primi sei mesi dell'anno
nelle grandi città italiane sono saliti dello 0,6% e per la prima
volta, da quando è iniziato il trend al rialzo delle quotazioni si
registra una performance dei capoluoghi di provincia migliore di
quella delle grandi città".
Esattamente l'opposto di quanto registrato dall'Osservatorio
Nomisma che ha evidenziato come nei primi 6 mesi del 2007 nelle
tredici principali aree urbane si sia riscontrata una crescita del
3% contro la media nazionale dell'1,9%.
Il dato principale, comunque, è che i prezzi sono stabili e seppur
le compravendite siano in calo, non si registrano particolari
situazioni di disagio.
La crisi dei mutui sollevata negli Stati Uniti poneva dubbi
sull'eco in Italia: il primo allarme si è spento, ma la conferma è
che il ciclo espansivo del mattone si è sostanzialmente
concluso.
Dopo diversi anni a chiusura positiva si prevede che a fine 2007
venga registrato un calo delle compravendite intorno al 3% dovuto
anche (e soprattutto) alla minore redditività delle locazioni che
sono ferme allo scorso biennio.
Nel campo delle compravendite, invece, i prezzi rimangono stabili:
a fine luglio nelle zone centrali e semicentrali delle principali
metropoli italiane, le quotazioni hanno registrato delle minime
variazioni sopra lo zero, mentre i piccoli centri hanno ottenuto un
trend positivo del 3%.
Niente panico, quindi, perché gli allarmismi delle ultime settimane
sono esagerati: il rallentamento fa parte di un ciclo che,
ovviamente, non può essere sempre in crescita e che sta facendo il
suo decorso.
Il mercato italiano non rispecchia quello degli Stati Uniti ed
anche in tema di mutui non è necessario porre particolari accenti
di terrore.
Se è vero che il denaro è sempre meno, è anche vero che attraverso
mutui a durata variabile a seconda della zona di localizzazione si
ha lo possibilità di ottenere grandi risultati.
Storia a sé, invece, fanno le abitazioni di lusso perché da un lato
ci sono acquirenti con una buona disponibilità economica che
cercano bi o trilocali in zone centrali di grandi città o
appartamenti di grandi metrature in comuni limitrofi.
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