Il
Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 66 del
13
settembre scorso ha approvato, su proposta del Ministro
dell’ambiente,
Alfonso Pecoraro Scanio un nuovo
decreto
correttivo al codice ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/2006
che reca una disciplina unificata in materia di valutazione di
impatto ambientale e di smaltimento dei rifiuti. Il testo dovrà,
ora, iniziare ex novo il suo iter formativo, che in base alla legge
delega prevede l'acquisizione del parere della Conferenza Unificata
e il “doppio” parere delle Commissioni parlamentari.
Ricordiamo che la scadenza finale della delega e, quindi, il
termine ultimo per il suo esercizio è fissato per il 29 aprile
2008 ed il provvedimento ha la luce con una corsa contro il
tempo, che dovrà essere conclusa obbligatoriamente entro il 29
aprile 2008 (scadenza dei due anni previsti nel Codice stesso)
.
Il nuovo Decreto correttivo, che accorpa, insieme il due precedenti
decreti correttivi (il secondo ed il terzo) approvati dal Governo
rispettivamente su Via-Vas e rifiuti, consta di quattro articoli e
nasce per il mancato rispetto da parte del Governo stesso dei
termini formali per la presentazione del decreto correttivo sui
rifiuti alle Camere.
Lo Schema di decreto legislativo concernente ulteriori modifiche al
DLgs. n. 152/06 (secondo decreto correttivo) in materia ambientale,
relativo alle Parti III e IV del Codice (acque e rifiuti), che
aveva ricevuto il primo parere da parte delle Commissioni
parlamentari il 27 giugno, dopo essere stato riesaminato dal
Governo, è stato trasmesso nuovamente alle Camere, per
l’espressione del secondo, definitivo parere, il 29 agosto scorso
(a Camere chiuse) e, quindi, oltre i termini previsti dalla legge
308/04.
La legge di delega dispone, infatti, che l`invio del provvedimento
da parte dell’Esecutivo per il secondo esame parlamentare debba
avvenire entro quarantacinque giorni dall`espressione del primo
parere, prevedendo in caso contrario la decadenza dalla delega
legislativa (art.1, comma 5, L.308/04).
Ricordiamo anche che nelle more dell’approvazione definitiva del
secondo decreto correttivo, il Governo nella seduta n. 61 del 27
luglio scorso aveva predisposto un terzo decreto correttivo su
Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) e Valutazione Ambientale
Strategica (VAS) mentre il 31 luglio scorso erano entrate in vigore
le norme relative a VIA, VAS e Autorizzazione Ambientale Integrata
(IPPC) del D.Lgs. n. 152/2006 la cui applicazione era stata
prorogata dal Decreto-Legge n. 300/2006.
Di fatto, l’unico decreto correttivo oggi vigente è il primo e
precisamente il Decreto Legislativo n. 284/2006 che contiene:
- la proroga delle Autorità di bacino nelle more della
costituzione dei distretti idrografici di cui al titolo II della
Parte terza del presente decreto e della revisione della relativa
disciplina legislativa con un successivo decreto legislativo
correttivo;
- la soppressione dell’Autorità di vigilanza sulle risorse
idriche e sui rifiuti;
- la proroga da sei a 12 mesi del termine per
l’adeguamento dello Statuto del Consorzio nazionale imballaggi
(Conai) ai principi contenuti nel decreto, in particolare a quelli
di trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità, nonché quelli
di libera concorrenza nelle attività di settore.
Non conosciamo il testo del decreto correttivo ma sappiamo che, nei
quattro articoli da cui è composto accorpa le norme contenute nei
precedenti decreti correttivi (secondo e terzo) e precisamente
quelle relative alla parte III e IV del Codice ed in particolare:
- le norme sugli scarichi idrici;
- la definizione di rifiuto;
- la disciplina delle materie prime secondarie, dei sottoprodotti
e delle terre e rocce da scavo.
e quelle relative alla parte II del Codice ed in particolare quelle
riferentesi alla Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) ed alla
Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
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