Equo compenso, dalla Regione Emilia Romagna via libera alle nuove tariffe per le strutture socio-sanitarie accreditate

25/09/2019

Via libera dalla Regione Emilia-Romagna al riconoscimento, per le strutture socio-sanitarie accreditate, della rivalutazione tariffaria relativa all’assistenza delle persone con disabilità e anziane non autosufficienti. Adeguamento che va a coprire l’incremento del costo del lavoro dopo i rinnovi dei contratti collettivi nazionali che hanno riguardato il settore. Un riconoscimento che ha come vincolo principale il rispetto dei contratti di lavoro, per la tutela dei diritti dei lavoratori, a partire da equi compensi, e standard qualitativi dei servizi da rispettare.

L’impatto complessivo della manovra è di 7 milioni di euro resi disponibili dal Fondo regionale per la non autosufficienza, che proprio per questo scopo la Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha deciso di incrementare per il 2019, portandolo a oltre 468 milioni euro, cifra tra le più elevate in Italia.

A definire l’ammontare delle nuove tariffe - con decorrenza 1^ marzo 2019 - una delibera approvata dalla Giunta regionale nei giorni scorsi e presentata questa mattina in Commissione assembleare. Il provvedimento riguarda le cooperative sociali, che coprono il 70% dell’offerta regionale, i gestori privati profit (6% dell’offerta) e le Aziende pubbliche di Servizi alla Persona (Asp) che rappresentano il restante 24%.

L’aumento riconosciuto ai gestori privati accreditati che applicano un contratto rinnovato è valido per il 2019, in attesa di rideterminare il complessivo sistema delle tariffe che terrà conto non solo dei costi del personale, che rappresentano comunque la voce di spesa più significativa, ma anche degli altri costi di gestione delle strutture.

"Un provvedimento- ha affermato Sergio Venturi, Assessore alle politiche per la salute - che tutto il settore attendeva e un intervento finanziario che riconosce il diritto dei lavoratori ad un giusto compenso e al contempo mantiene la sostenibilità economica del sistema di assistenza della nostra regione. La non autosufficienza rappresenta il cuore dei nostri servizi di cura e sostegno, che è indispensabile mantenere ad alti livelli qualitativi".



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