07/10/2019
Il Consiglio dei Ministri nella seduta n. 65 del 3 ottobre scorso, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha deliberato di impugnare, dopo l’impugnativa della legge regionale n. 13/2019 (leggi articolo), altre due leggi della Regione siciliana.
Sono state, infatti, impugnate:
In pratica con la legge della Regione Siciliana 19/07/2019, n. 13 impugnata dal Consiglio dei Ministri n. 4 del 19/09/2019, l’Assemblea regionale siciliana ha fatto tris in meno di un mese con il primato di tre leggi regionali impugnate nel giro di 15 giorni e se, poi, aggiungiamo, anche la legge della Regione Sicilia n. 5 del 06/05/2019 impugnata dal Consiglio dei Ministri n. 65 dell’11 luglio 2019, l’Assemblea regionale ha fatto poker nel giro di tre mesi; ovviamente deve esserci qualcosa che non va.
Segnaliamo, per ultimo, che nella legge regionale n. 14/2019, all’articolo 9 rubricato “Procedure dimobilità per la Centrale unica di committenza” sono definite alcune procedure al fine di far fronte al potenziamento dei compiti istituzionali della centrale unica di committenza di cui all’articolo 55 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9.
In allegato la legge regionale 6/8/2019, n. 14 e la legge regionale 6/8/2019, n. 15.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it