L’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori,
servizi e forniture, con un
comunicato stampa del 18
settembre scorso interviene con alcuni rilievi sull’esecuzione
di alcune opere realizzate per le
Olimpiadi invernali di Torino
2006 con un “NO” deciso sugli
interventi a pioggia in
occasione dei grandi eventi.
L’Autorità dopo aver avviato una complessa
indagine sulle opere
realizzate in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino ha
predisposto un
atto di segnalazione al Governo ed al
Parlamento in relazione alle modalità di finanziamento relativo
alle opere connesso con i Giochi olimpici ed al ritardo con cui
alcune di esse sono state realizzate. Non conosciamo, ancora, nel
dettaglio il testo dell’atto di segnalazione ma l’Autorità nel
citato comunicato stampa ha precisato quanto segue: “Il consiglio
dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici ha approvato
un atto di segnalazione al Governo e al Parlamento sui risultati
emersi a seguito di una complessa istruttoria sulle cosiddette
“Opere connesse” ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006,
finanziate dalla legge n. 285/2000.
Dall’indagine è emerso, in primo luogo, che la maggior parte delle
Opere connesse non erano state ultimate alla data di svolgimenti
dei Giochi Olimpici. Gli interventi inseriti nel programma di
finanziamento erano stati prescelti proprio in virtù della loro
realizzabilità nei tempi a disposizione, mentre il ritardo
temporale ha fatto venir meno il rapporto di connessione con
l’evento olimpico.
L’Autorità ha dunque posto l’accento sull’esigenza che, in
occasione di grandi eventi a carattere nazionale o internazionale,
gli interventi infrastrutturali siano strettamente connessi
all’evento e da realizzare in tempo utile con lo svolgimento dello
stesso.
Sono state altresì segnalate ulteriori criticità in ordine ai
criteri che hanno guidato la scelta delle opere da finanziare,
visto che il programma d’interventi non è stato adeguatamente
coordinato con le pregresse esigenze di infrastrutturazione o di
messa in sicurezza del territorio rappresentate dalle comunità
locali.
Nella segnalazione è stato evidenziato il rischio che programmi
straordinari di infrastrutture varati in occasione di grandi
eventi, se privi di connessione con l’evento stesso e slegati dalle
esigenze del territorio, finiscano per qualificarsi come
finanziamenti “a pioggia”, diretti da logiche diverse da quelle di
una corretta, trasparente ed efficiente distribuzione delle
risorse.”
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