FINANZIAMENTI A PIOGGIA DA EVITARE

20/09/2007

L’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, con un comunicato stampa del 18 settembre scorso interviene con alcuni rilievi sull’esecuzione di alcune opere realizzate per le Olimpiadi invernali di Torino 2006 con un “NO” deciso sugli interventi a pioggia in occasione dei grandi eventi.
L’Autorità dopo aver avviato una complessa indagine sulle opere realizzate in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino ha predisposto un atto di segnalazione al Governo ed al Parlamento in relazione alle modalità di finanziamento relativo alle opere connesso con i Giochi olimpici ed al ritardo con cui alcune di esse sono state realizzate. Non conosciamo, ancora, nel dettaglio il testo dell’atto di segnalazione ma l’Autorità nel citato comunicato stampa ha precisato quanto segue: “Il consiglio dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici ha approvato un atto di segnalazione al Governo e al Parlamento sui risultati emersi a seguito di una complessa istruttoria sulle cosiddette “Opere connesse” ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, finanziate dalla legge n. 285/2000.
Dall’indagine è emerso, in primo luogo, che la maggior parte delle Opere connesse non erano state ultimate alla data di svolgimenti dei Giochi Olimpici. Gli interventi inseriti nel programma di finanziamento erano stati prescelti proprio in virtù della loro realizzabilità nei tempi a disposizione, mentre il ritardo temporale ha fatto venir meno il rapporto di connessione con l’evento olimpico.
L’Autorità ha dunque posto l’accento sull’esigenza che, in occasione di grandi eventi a carattere nazionale o internazionale, gli interventi infrastrutturali siano strettamente connessi all’evento e da realizzare in tempo utile con lo svolgimento dello stesso.
Sono state altresì segnalate ulteriori criticità in ordine ai criteri che hanno guidato la scelta delle opere da finanziare, visto che il programma d’interventi non è stato adeguatamente coordinato con le pregresse esigenze di infrastrutturazione o di messa in sicurezza del territorio rappresentate dalle comunità locali.
Nella segnalazione è stato evidenziato il rischio che programmi straordinari di infrastrutture varati in occasione di grandi eventi, se privi di connessione con l’evento stesso e slegati dalle esigenze del territorio, finiscano per qualificarsi come finanziamenti “a pioggia”, diretti da logiche diverse da quelle di una corretta, trasparente ed efficiente distribuzione delle risorse.”

A cura di Paolo Oreto


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