Ricostruire la storia dei livelli di progettazione post
D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei
contratti) è un'impresa che necessiterebbe dei migliori
giallisti. La storia comincia, infatti, all'indomani della
pubblicazione in Gazzetta del Codice dei contratti e precisamente
il 20 maggio 2016 con la nota n. 20377 inviata dal Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti al Consiglio Superiore dei Lavori
Pubblici (CSLP) per il via libera allo schema di decreto
ministeriale “Definizione dei contenuti della progettazione nei
tre livelli progettuali”.
Schema di decreto ministeriale si è espressa una commissione
istituita dal CSLP con una nota del 21/07/2016 inviata al MIT a cui
è seguito a dicembre 2016 il concerto del Ministro dell’ambiente e
della tutela del territorio e del mare, il parere n. 22 del 10 gennaio
2017 reso dal Consiglio di Stato (leggi articolo).
Registriamo poi:
- a marzo 2017 n. 3 riunioni tecniche della Conferenza Unificata,
nelle quali le Regioni, l’ANCI ed ITACA hanno presentato ed
illustrato le loro richieste di emendamenti allo schema del
decreto, che sono state in gran parte ritenute accoglibili
dall’Ufficio Legislativo del MIT;
- a seguito dell’emanazione in data 18 aprile 2017 del D.Lgs. n.
56/2017 (c.d. Decreto correttivo), l’Ufficio Legislativo
il 9/05/2017 ha trasmesso al Consiglio Superiore un nuovo testo del
provvedimento che tiene conto delle modifiche apportate al codice
dei contratti pubblici dal decreto legislativo 19 aprile 2017, n.
56;
- il Consiglio Superiore il 22/05/2017 ha ritrasmesso all’Ufficio
Legislativo un testo dello schema di decreto in argomento
ulteriormente rivisto ed adeguato al nuovo testo del Codice;
- l’Assemblea Generale del Consiglio Superiore ha reso il
20/10/2017 il proprio parere riguardo al suddetto schema del
decreto sulla progettazione;
- l’Ufficio Legislativo il 19/04/2018, ha trasmesso al Consiglio
Superiore, per l’espressione delle proprie valutazioni, l’ultima
versione dello Schema di decreto ministeriale recante “Definizione
dei contenuti della progettazione nei tre livelli progettuali ai
sensi dell’art. 23, comma 3 del decreto legislativo 18 aprile 2016
n. 50”, modificato ed integrato rispetto al testo allegato al
parere del 20/10/2017;
- l’Assemblea Generale del Consiglio Superiore ha reso il
25/05/2018 il proprio parere riguardo al suddetto schema di
decreto, datato 19.04.2018 che riporta le modifiche richieste dal
Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e
dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo,
oltre ad alcune modifiche al testo apportate dall’Ufficio
Legislativo stesso.
Dopo tutto questo andirivieni di pareri, note e modifiche,
sembrava che il decreto ministeriale avesse ormai raggiunto la sua
fisionomia con 39 articoli pronti per la pubblicazione in Gazzetta
(siamo arrivati a metà 2018). Da quel momento un corto circuito o
un passaggio sbagliato di cui nessuno è a conoscenza ha fatto
interrompere il processo di approvazione di un decreto praticamente
pronto.
La dimostrazione di questa completezza la fornisce il nuovo
schema di Regolamento dei contratti che nel definire i nuovi
livelli di progettazione, ripropone integralmente il testo finale
del decreto ministeriale che alleghiamo alla notizia.
A cura di Redazione
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