Detrazioni fiscali 2020: la pubblicazione in
Gazzetta della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (c.d.
Legge di Bilancio per il 2020) ha confermato anche per il
2020 molti dei benefici fiscali previsti per i possessori di
immobili che desiderano effettuare una ristrutturazione
edilizia o riqualificazione energetica, i
cosiddetti Bonus Casa.
Entrando nel dettaglio, la Legge di Bilancio per il
2020 ha esteso fino al 31 dicembre 2020, le detrazioni
fiscali previste per:
- le ristrutturazioni
edilizie
- l'acquisto di mobili per arredare
l'immobile oggetto di ristrutturazione (c.d. bonus
mobili)
- la riqualificazione energetica
(c.d. ecobonus)
Per quanto concerne gli interventi di recupero del patrimonio
edilizio, la Legge di Bilancio ha esteso fino al 31 dicembre 2020
la possibilità di beneficiare della detrazione del 50% delle spese
sostenute con un limite massimo di spesa di 96.000
euro per ciascuna unità Immobiliare. L'agevolazione
potrà continuare ad essere richiesta per le spese sostenute
nell’anno, secondo il criterio di cassa, e dovrà essere suddivisa
fra tutti i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di
un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli
interventi. I lavori sulle singole unità immobiliari per i quali
spetta l’agevolazione fiscale sono i seguenti:
- interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3
del DPR n. 380/2001 (c.d. Testo Unico
Edilizia);
- interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino
dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se
detti lavori non rientrano nelle categorie indicate nella
precedente lettera A, e a condizione che sia stato dichiarato lo
stato di emergenza;
- i lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere
architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi (per
esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione)
ed alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la
comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più
avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna
all’abitazione per le persone con disabilità gravi, ai sensi
dell’articolo 3, comma 3, della legge n. 104/1992;
- interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a
prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di
terzi.
- gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al
contenimento dell’inquinamento acustico;
- gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi
energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti
basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Rientra tra
i lavori agevolabili, per esempio, l’installazione di un impianto
fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, in quanto
basato sull’impiego della fonte solare e, quindi, sull’impiego di
fonti rinnovabili di energia;
- gli interventi per l’adozione di misure antisismiche, con
particolare riguardo all’esecuzione di opere per la messa in
sicurezza statica. Tali opere devono essere realizzate sulle parti
strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati
strutturalmente e comprendere interi edifici. Se riguardano i
centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti
unitari e non su singole unità immobiliari;
- gli interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di
opere volte a evitare gli infortuni domestici.
Confermato anche il c.d. ecobonus che
prevede una detrazione dal 50 all'85% delle spese sostenute per
interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Interventi
ammessi all'agevolazione sono:
- riqualificazione energetica di edifici esistenti volti a
conseguire un risparmio del fabbisogno di energia primaria (limite
100.000 euro);
- interventi sull’involucro degli edifici (limite 60.000
euro);
- installazione di pannelli solari (limite 60.000 euro);
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
(limite 30.000 euro);
- acquisto e posa in opera delle schermature solari (limite
60.000 euro);
- acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione
invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse
combustibili (limite 30.000 euro);
- acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi
multimediali per il controllo a distanza degli impianti di
riscaldamento, di produzione di acqua calda, di climatizzazione
delle unità abitative;
- acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione
di impianti esistenti;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con
impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore
integrata con caldaia a condensazione;
- acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a
condensazione.
Di seguito il dettaglio della detrazione applicabile per i
suddetti interventi.
La Legge di Bilancio conferma per il 2020 anche il
c.d. bonus mobili che prevede un
detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi
elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni),
destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Per
ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori
di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non
è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano
sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio,
da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione
preventiva all’Asl, se è obbligatoria. Per gli interventi che non
necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente
una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
A cura di Redazione
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