13/01/2020
Il nuovo Presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici Massimo Sessa ha presentato il 21 dicembre 2019 le Linee Guida del CONSUP sulla classificazione del rischio, verifica e monitoraggio dei ponti esistenti. A scanso di equivoci, precisiamo che non si tratta di un errore perché l’Ing. Massimo Sessa è tornato ai vertici del Consiglio superiore a seguito delle dimissioni dell’ing. Donato Carlea in ottemperanza al criterio dello spoil system, essendo stato nominato dal ministro Danilo Toninelli, che lo aveva voluto come successore dell’Ing. Mssimo Sessa, già presidente di sezione e poi presidente in più occasioni del massimo organo tecnico dello Stato. A seguito delle domissioni di Donato Carlea la ministra Paola De Micheli ha affidato a Massimo Sessa la reggenza per tre mesi a decorrere dal 5 dicembre.
Tornando alle Linee Guida del CONSUP sulla classificazione del rischio, verifica e monitoraggio dei ponti esistenti è oppoortuno precisare che saranno un documento complesso, e tecnicamente evoluto. Saranno costituite da tre parti: sul censimento e la classificazione del rischio, la verifica della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti.
La commissione incaricata di lavorare sul documento sarà formata da esperti del Ministero, dell’università e del mondo professionale. Nello specifico:
Gli obiettivi delle linee guida saranno quelli di definire ed uniformare i criteri per il monitoraggio, la valutazione della sicurezza strutturale e la classificazione del rischio dei ponti esistenti, anche in considerazione del transito dei mezzi eccezionali; individuare i criteri di analisi di rischio per l’individuazione delle priorità di intervento e divenire uno strumento di ausilio per fornire raccomandazioni ai fini della definizione di piani e programmi di manutenzione straordinaria delle infrastrutture e in particolare delle opere d’arte.
Non tutti i ponti saranno sottoposti alla medesima modalità di verifica e monitoraggio, che al contrario sarà attuata a seconda delle specificità di ciascuna opera. Il Documento prevede sei livelli differenti con grado di approfondimento e complessità crescenti.
Tramite le Linee Guida saranno determinate le modalità per realizzare il censimento delle opere, l’esecuzione dei sopralluoghi e delle indagini nonché la individuazione della classe di attenzione in funzione dei rischi rilevanti, strutturale-geotecnico, sismico, alluvioni e frane, declinati in 5 gradi (Basso, medio-Basso, Medio, Medio-Alto, Alto) e per consentire un primo livello decisionale, ovvero per definire le priorità per l’esecuzione delle eventuali operazioni di verifica, di monitoraggio e di intervento tutti i rischi raranno riuniti in un’unica classe di attenzione.
In ogni caso, si dovrà tenere sempre conto delle classi di attenzione risultanti dalle valutazioni separate delle diverse tipologie di rischio, in modo da indirizzare e approfondire tali indagini, controlli e verifiche dove e come necessario. Questi devono servire alla valutazione accurata degli aspetti legati specialmente ai più gravosi livelli di attenzione ottenuti, oltre che alla valutazione del comportamento globale dell’opera.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it