Tassa ombra balconi: cosa prevede la nuova Legge di Bilancio per il 2020?

23/01/2020

Potrebbe diventare il tormentone 2020, sta di fatto che non sono bastate le rassicurazioni del Ministero dell'economia e delle finanze alla polemica che riguarda la presunta "tassa sull'ombra dei balconi" prevista per imperizia, negligenza o volutamente dalla Legge di Bilancio per il 2020.

Ma andiamo con ordine.


  1. La Tosap: cos'è?
  2. La Cosap: cos'è?
  3. Le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio per il 2020
  4. Cosa cambia dal 2021?

La Tosap: cos'è?

L'occupazione del suolo pubblico è sottoposta a tassazione e il relativo tributo, noto come Tosap, era regolato dagli articoli 38-57 del decreto legislativo 15/11/1993, n. 507. Come era previsto dall'art. 38, comma 1:

"Sono soggette alla tassa le occupazioni di qualsiasi natura, effettuate, anche senza titolo, nelle strade, nei corsi, nelle piazze e, comunque, sui beni appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dei comuni e delle province".

Mentre al comma 2 dello stesso arti. 38 era prevista l'applicazione della Tosap anche a "spazi soprastanti il suolo pubblico" con l'esclusione "dei balconi, verande, bow-windows e simili infissi di carattere stabile, nonché le occupazioni sottostanti il suolo medesimo, comprese quelle poste in essere con condutture ed impianti di servizi pubblici gestiti in regime di concessione amministrativa".

La norma, molto chiara nella sua semplicità, prevedeva la tassazione dello spazio pubblico ma anche del sottosuolo (es. tubatura) e del soprasuolo (es. le insegne pubblicitarie) pubblici ma l'esclusione dalla tassa per balconi, verande, etc...

La Cosap: cos'è?

L'occupazione di spazi ed aree pubbliche può essere sottoposta al relativo canone, definito Cosap, da parte dei comuni e delle province che con proprio regolamento possono escludere l'applicazione, nel proprio territorio, della tassa per occupazione di spazi ed aree pubbliche (Tosap) e prevedere che l'occupazione, sia permanente che temporanea, di strade, aree e relativi spazi soprastanti e sottostanti appartenenti al proprio demanio o patrimonio indisponibile, comprese le aree destinate a mercati anche attrezzati, sia assoggettata, al pagamento di un canone da parte del titolare della concessione, determinato nel medesimo atto di concessione in base a tariffa. La Cosap era regolata dall'art. 63 del decreto legislativo 15/12/1997 n. 446.

Le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio per il 2020

Gli articoli relativi a Tosap e Cosap sono stati abrogati dall'art. 1, comma 847 della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (c.d. Legge di Bilancio per il 2020) che ha disposto "Restano ferme le disposizioni inerenti alla pubblicità in ambito ferroviario e quelle che disciplinano la propaganda elettorale".

L'art. 1, comma 816 della Legge di Bilancio 2020 ha, inoltre, previsto che:

A decorrere dal 2021 il canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, ai fini di cui al presente comma e ai commi da 817 a 836, denominato «canone», è istituito dai comuni, dalle province e dalle città metropolitane, di seguito denominati «enti», e sostituisce: la tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, il canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, l'imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni, il canone per l'installazione dei mezzi pubblicitari e il canone di cui all'articolo 27, commi 7 e 8, del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, limitatamente alle strade di pertinenza dei comuni e delle province. Il canone è comunque comprensivo di qualunque canone ricognitorio o concessorio previsto da norme di legge e dai regolamenti comunali e provinciali, fatti salvi quelli connessi a prestazioni di servizi.

Cosa cambia dal 2021?

Considerato che La nuova legge di Bilancio ha abrogato anche l'art. 38, comma 2 del decreto legislativo 15/11/1993, n. 507, ci sarà da chiarire se il nuovo canone, applicabile anche per le istallazioni sottosuolo e soprasuolo, darà la possibilità ai comuni di tassare l'ombra dei balconi precedentemente esclusa dalla normativa. Il dubbio resta e resterà fin quando non arriverà una norma di dettaglio con le relative esclusioni.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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