07/02/2020
Quali sono gli adempimenti normativi e fiscali che un professionista deve rispettare per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici? Quali possono essere le opportunità che ne possono derivare da una sua installazione?
A questi interrogativi - e non solo – vuole rispondere la nuova guida del Consiglio nazionale dei periti industriali “Infrastruttura di ricarica di veicoli elettrici”, meglio conosciute come colonnine di ricarica che permettono di ricaricare auto, bici e moto attraverso il collegamento con la rete.
Il principio guida da cui parte questo nuovo strumento informativo del Cnpi, è che la mobilità elettrica resta una delle maggiori sfide nel settore dei trasporti, ma per vincerla è necessario cambiare alcune abitudini iniziando dal ridurre il più possibile l’impatto dell’uomo sull’ambiente. Per farlo quindi oltre ai mezzi di trasporto elettrici, servono delle infrastrutture di ricarica: dispositivi, cioè, privati, semi-pubblici oppure completamente pubblici, che devono essere strutturati in maniera adeguata e coerente in un sistema complesso come quello urbano che permetta il loro utilizzo in maniera sistematica e pragmatica.
Le stazioni di ricarica per veicoli elettrici, però, precisa la guida, sono infrastrutture solo apparentemente semplici dal punto di vista tecnologico. Perché devono rispondere a severi requisiti dal punto di vista della funzionalità, delle prestazioni operative, dell’affidabilità e della sicurezza. L’installazione del punto di ricarica quindi non può che essere affidata a un soggetto abilitato e iscritto a un albo, affinchè siano rispettate tutte le norme di sicurezza elettriche.
Proprio a partire da questi principi generali nasce l’idea del Consiglio nazionale di redigere queste linee guida. L’obiettivo infatti è proprio quello di fornire un primo contributo concreto a tutti quei professionisti chiamati a progettare, realizzare e tenere in manutenzione un’infrastruttura di ricarica per auto elettrica, offrendo loro, nello stesso tempo, un quadro il più possibile completo dal punto di vista normativo, fiscale e delle opportunità che ne possono derivare.
Le linea guida, quindi, passano in rassegna le misure tecniche, amministrative ed economiche finalizzate al controllo e all’organizzazione dell’habitat urbano correlate con la funzione di ricarica di veicoli a trazione elettrica. Proprio la molteplicità di ambiti interessati e la complessità delle conseguenti scelte progettuali rendono indispensabili competenze multidisciplinari e un’adeguata struttura organizzativa. La mobilità elettrica rappresenta ormai il futuro: “l’Italia”, dice il Consiglio nazionale dei periti industriali, “dovrà pertanto raccogliere la sfida e giocare un ruolo da protagonista. In tal senso i periti industriali mettono a disposizione competenza, professionalità e tutto il know-how nel campo della progettazione dell’impiantistica elettrica”.
Le linee guida predisposte dal CNPI contengono i seguenti otto paragrafi:
A cura di Redazione LavoriPubblici.it