Il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Rocco Buttiglione,
e il Presidente ANCE, Claudio De Albertis, hanno presentato il
protocollo d'intesa Tutela del patrimonio culturale e interventi
edilizi dei privati. Armonizzare le due esigenze per una
consapevole salvaguardia territoriale.
Tale protocollo prevede che in caso di intervento in area a
potenzialità archeologica, si realizzi un'indagine preventiva
adeguata e commisurata alla tipologia delle opere da realizzare,
secondo una strategia concordata tra il committente dell'opera e la
Soprintendenza di settore.
Per gli interventi in area priva di indicatori archeologici, e
qualora si verificassero ritrovamenti fortuiti in corso d'opera, il
committente valuterà la possibilità di assumersi gli oneri delle
indagini archeologiche che si rendessero necessarie. In entrambi i
casi le indagini dovranno essere eseguite sotto la direzione
tecnico - scientifica della Soprintendenza.
Il documento presentato individua così forme e modalità di
collaborazione per armonizzare le attività di natura privata di
intervento e modifica del territorio con le esigenze di tutela del
patrimonio. Attraverso la definizione di procedure condivise sarà
possibile evitare interruzioni dell'esecuzione dei lavori e
l'aggravio dei costi determinato dal ritrovamenti di beni
culturali.
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