11/02/2020
"Stiamo procedendo con grande dedizione, con confronti utili e serrati. Probabilmente per primi in Europa avremo un documento completo sulla classificazione del rischio, verifiche di sicurezza accurate di ponti stradali esistenti, monitoraggio e controllo. Dato il carattere innovativo dovranno necessariamente avere un significativo periodo di casi sperimentali con regia statale".
Queste le parole del Prof. Edoardo Cosenza, professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso l'Università di Napoli "Federico II", membro del Consiglio Superiore del Lavori Pubblici e della commissione incaricata di lavorare sulle Linee Guida per la classificazione del rischio, verifica e monitoraggio dei ponti esistenti.
Parole che arrivano all'indomani della preoccupazione dell'OICE che ha chiesto un confronto "per evitare di mettere in difficoltà, non tanto i concessionari autostradali che hanno risorse economiche adeguate, ma tutti gli enti che devono gestire le manutenzioni ed effettuare le verifiche su oltre 60.000 ponti e viadotti in Italia".
Ricordiamo che le Linee guida saranno costituite da tre parti i cui contenuti sono stati coordinati da:
Come specificato, non tutti i ponti saranno sottoposti alla medesima modalità di verifica e monitoraggio, che al contrario sarà attuata a seconda delle specificità di ciascuna opera. Il Documento prevede sei livelli differenti con grado di approfondimento e complessità crescenti.
Tramite le Linee Guida saranno determinate le modalità per realizzare il censimento delle opere, l’esecuzione dei sopralluoghi e delle indagini nonché la individuazione della classe di attenzione in funzione dei rischi rilevanti, strutturale-geotecnico, sismico, alluvioni e frane, declinati in 5 gradi (Basso, medio-Basso, Medio, Medio-Alto, Alto) e per consentire un primo livello decisionale, ovvero per definire le priorità per l’esecuzione delle eventuali operazioni di verifica, di monitoraggio e di intervento tutti i rischi raranno riuniti in un’unica classe di attenzione.
In ogni caso, si dovrà tenere sempre conto delle classi di attenzione risultanti dalle valutazioni separate delle diverse tipologie di rischio, in modo da indirizzare e approfondire tali indagini, controlli e verifiche dove e come necessario. Questi devono servire alla valutazione accurata degli aspetti legati specialmente ai più gravosi livelli di attenzione ottenuti, oltre che alla valutazione del comportamento globale dell’opera.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it