Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha reso noti i dati
relativi alle aperture delle Partite IVA nel
quarto trimestre 2019 e il totale dell'anno.
In particolare, nel quarto trimestre del 2019 sono state aperte
109.016 nuove partite Iva con un incremento del 5,1% rispetto al
corrispondente periodo dell’anno precedente. Anche i dati
complessivi del 2019 registrano un netto miglioramento: nel corso
del 2019 sono state aperte circa 545.700 nuove partite Iva con un
aumento del 6,4% rispetto al 2018.
I dati del quarto trimestre 2019
In riferimento al quarto trimestre 2019, il MEF fornisce dati
precisi su:
- distribuzione per natura giuridica - il 65%
delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone
fisiche, il 27,7% da società di capitali, il 4,5% da società di
persone; la quota dei “non residenti” ed “altre forme giuridiche”
rappresenta complessivamente circa il 3% del totale delle nuove
aperture. Rispetto al quarto trimestre del 2018, l’aumento
complessivo è dovuto quasi esclusivamente alle persone fisiche
(+7,3%), mentre le società di capitali (-0,8%), e le società di
persone (-10%) registrano diminuzioni; da segnalare il
considerevole aumento di aperture da parte di soggetti non
residenti (+91,7%).
- ripartizione territoriale - il 42,7% delle
nuove aperture è localizzato al Nord, il 22% al Centro e il 34,7%
al Sud e Isole. Il confronto con lo stesso periodo del 2018
evidenzia che i principali incrementi di avviamenti sono avvenuti
in Puglia (+27,8%), Basilicata (+14,1%) e Umbria (+12,8%); mentre
diminuzioni sono avvenute solamente in Valle d’Aosta (-9,3%),
Calabria (-8,7%) e Molise (-0,7%).
- classificazione per settore produttivo - il
commercio registra sempre il maggior numero di avviamenti di
partite Iva con il 22,2% del totale, seguito dalle attività
professionali (12,8%) e dall’agricoltura (10,5%). Rispetto al
quarto trimestre del 2018, tra i settori principali i maggiori
aumenti si notano nell’istruzione (+21,4%), nelle attività
professionali (+14,5%) e in quelle finanziarie (+11,2%). Le
flessioni, invece, riguardano l’agricoltura (-1,9%), i servizi
d’informazione (-0,4%) e le attività manifatturiere (-0,3%).
- classificazione per genere - relativamente
alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra che il 63%
delle aperture è stata operata da maschi (dato stabile rispetto
allo stesso trimestre del 2018). Il 42,5% delle nuove aperture è
stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 33,1% da soggetti
appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al
corrispondente periodo del precedente anno, si osserva un
incremento di aperture crescente al crescere dell’età degli
avvianti (dal +0,8% della classe più giovane al +39,7% della più
anziana).
La scelta del regime forfetario
Nel periodo in esame 41.577 soggetti hanno aderito al regime
forfetario, pari al 38,1% del totale delle nuove aperture, con un
aumento del 26,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente.
I dati complessivi del 2019
Anche in riferimento all'anno 2019, il MEF fornisce dati precisi
su:
- distribuzione per natura giuridica - il 72,9%
delle partite Iva è stato aperto da persone fisiche, il 21,4% da
società di capitali, il 3,6% da società di persone, l’1,8% da
soggetti non residenti e lo 0,3% da altre forme giuridiche.
Rispetto al 2018 l’aumento generale è trainato dalle persone
fisiche (+10,5%), grazie alle adesioni al regime forfetario, per il
quale dal 2019 il limite dei ricavi è stato esteso a 65.000 euro.
Nell’anno 263.043 soggetti hanno aderito al regime, con un aumento
del 34,5% in confronto al 2018; tali adesioni rappresentano il
48,2% del totale delle nuove aperture di partita Iva.
- Le forme societarie accusano invece cali di avviamenti: -5,7%
le società di capitali e -12,9% per le società di persone. Si nota,
inoltre, il raddoppio di partite Iva avviate da soggetti non
residenti, determinato dalle attività legate al commercio
elettronico.
- ripartizione territoriale - circa il 44% delle
nuove aperture è localizzato al Nord, il 22% al Centro e il 33,7%
al Sud ed Isole; il confronto con l’anno 2018 evidenzia che tutte
le Regioni mostrano un aumento di avviamenti: i maggiori si sono
registrati in provincia di Bolzano (+11,9%), Lombardia (+11,6%) e
Piemonte (+11%); i più contenuti in Friuli V.G.(+0,5%), Campania
(+1,4%) e Sardegna (+2%).
- classificazione per settore produttivo - il
commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di
partite Iva (il 19,7% del totale), seguito dalle attività
professionali (17,1%) e dall’agricoltura (9,6%). Rispetto al 2018
fra i settori principali si osservano consistenti aumenti di
aperture per l’istruzione (+22,5%), attività professionali (+18%) e
costruzioni (+12,4%). Gli unici settori principali in flessione
sono l’agricoltura (-5,8%) e le attività manifatturiere
(-0,1%).
- classificazione per genere - per quanto
riguarda le persone fisiche, la ripartizione per sesso è
sostanzialmente stabile, con il 62,6% di aperture da parte di
soggetti di sesso maschile. Il 44,8% delle nuove partite IVA è
stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 32,5% da soggetti
nella classe 36-50 anni. Il confronto con l’anno precedente mostra
un incremento di aperture crescente al crescere dell’età degli
avvianti (dal +5,8% della classe più giovane al +29,1%% della più
anziana).
A cura di Redazione
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