Emergenza COVID-2 e Fase 2: l'igienizzazione degli impianti di trattamento aria

06/05/2020

Con la Fase 2 cominciata il 4 maggio 2020 e l'avvicinarsi di temperature più calde diventa d'attualità il "problema" della manutenzione e sanificazione degli impianti di trattamento aria.

Fase 2 e manutenzione degli impianti di trattamento aria

In considerazione che l'emergenza COVID-19 e il rischio contagio dovranno cambiare radicalmente alcune "brutte" abitudini, ASSISTAL, l’Associazione che rappresenta le imprese di Costruzione di Impianti, dei Servizi di Efficienza Energetica -ESCo e Facility Management, ha lanciato un monito chiedendo che pulizia e disinfezione degli impianti siano affidate agli impiantisti.

La mancata o inadeguata pulizia e sanificazione degli impianti di ventilazione e condizionamento dell’aria può contribuire alla diffusione di microrganismi potenzialmente patogeni che ivi trovano condizioni ideali di sviluppo. Per questo motivo ASSISTAL ha ricordato che nella “Fase 2”, con la ripresa delle attività lavorative, sarà necessario controllare tali impianti per accertarne lo stato igienico, manutenerli e sanificarli.

Fase 2 e manutenzione degli impianti di trattamento aria: le considerazioni di ASSISTAL

L’attività di igienizzazione degli impianti aeraulici, che comprende gli interventi di pulizia e disinfezione, attiene alla manutenzione degli impianti di climatizzazione e di condizionamento e pertanto deve essere affidata ad imprese qualificate ed abilitate ai sensi del DM 37/08 - afferma il Presidente di ASSISTAL, Angelo Carlini - Ciò anche in considerazione delle responsabilità che l’impresa di installazione o manutenzione si assume sul corretto funzionamento dell’impianto, che verrebbe meno nel preciso istante in cui un soggetto non abilitato vi mettesse mano”.

Manutenzione e igienizzazione che non potrà essere affidata alle imprese di pulizia ma solo a imprese abilitate ai sensi del D.M. n. 37/2008, nonostante le attività di pulizia e disinfezione, di cui si compone la sanificazione degli impianti, siano state liberalizzate dalla Legge 2 aprile 2007, n. 40 che non subordina tali attività a particolari requisiti professionali, culturali e di esperienza professionale.

Al contrario degli impianti - conclude Carlini - che impongono un impiantista quaIificato per ogni intervento, sia esso manutenzione o costruzione, compresa l’igienizzazione, pena pesanti sanzioni in capo al committente e perdita della garanzia sull’impianto”.

Come sottolinea ASSISTAL "In una fase così delicata per il nostro Paese, in cui ci accingiamo a riprendere, in forma graduale, la nostra normalità, non dobbiamo trascurare nessun fattore che possa determinare condizioni di deficit di sicurezza e tutela della salute delle persone. Pertanto, la manutenzione e la gestione degli impianti di ventilazione e condizionamento dell’aria sono una questione molto seria che va affidata a professionisti competenti e appositamente qualificati".

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



© Riproduzione riservata