All'appuntamento con i visitatori, dopo cinque anni di chiusura per
lavori di restauro, l'ottocentesco palazzo di Pio Piacentini si
presenta al pubblico, nonostante la sua veneranda età, come uno
spazio interdisciplinare di cultura contemporanea che, senza
rinunciare alla sua storia, è in grado di dialogare con le
strutture culturali delle maggiori capitali europee.
“Il palazzo si presenta da solo - ha detto il presidente
dell'azienda Pala-expo, Giorgio Van Straten - è uno dei più
grandi centri culturali europei”.
Restaurato e riqualificato, Palazzo delle Esposizioni, si
presenta oggi come centro culturale tra i più aggiornati, in
continuo scambio con le più importanti istituzioni culturali e
internazionali. E' di fatto il più grande spazio espositivo
interdisciplinare nel centro di Roma: più di 10.000 metri
quadrati, articolati su tre piani, che ospitano eventi
culturali e offrono servizi ai visitatori.
I lavori di ristrutturazione e consolidamento sono partiti
nel 2003, secondo la formula dell'appalto integrato e sono
costati complessivamente 28 milioni di euro. Il progetto
definitivo è stato elaborato dall'architetto Firouz Galdo,
mentre il Progetto esecutivo è stato realizzato dall’architetto
Paolo Desideri, che è anche il progettista della Serra, uno
spazio di 2000 metri quadrati complessivi, ricavato ex novo, che
ospiterà un ristorante per 250 persone.
Mentre l'architetto Michele De Lucchi, direttore artistico
del progetto, ha elaborato anche il progetto dell'illuminazione,
degli arredi e della segnaletica. Il progetto ha riguardato
interventi di adeguamento tecnologico,di potenziamento della
sicurezza delle opere e dei visitatori e di consolidamento delle
strutture statiche dell'edificio. Il nuovo assetto funzionale del
Palazzo prevede, tra l'altro, un allargamento rilevante degli spazi
commerciali, la realizzazione di tre sale, Cinema, Auditorium e
Forum, dotate di tecnologie avanzate.
Un po’ come l'Auditorium sarà “un luogo da vivere a tutte le ore”
anche di sera: venerdì e sabato chiuderà infatti alle 22.30, ma il
ristorante resterà comunque aperto tutti i giorni fino alle 2 . E
l'”Open Colonna”, il ristorante nello spazio della serra,
progettato dall'architetto Paolo Desideri, regno dello chef
Antonello Colonna, sarà uno degli aspetti caratteristici del
museo.
In questo luogo suggestivo, grazie alle vetrate, si spazia con lo
sguardo sui tetti dei palazzi umbertini e sul via-vai di via
Nazionale e, se la temperatura è mite, il pasto si può consumare
direttamente sulla terrazza. Oltre ai 10 mila metri quadrati per le
esposizioni, riapre la Sala cinema (139 posti), che inaugura le
proiezioni con “2001 odissea nello spazio” di Stanley
Kubrick e l'Auditorium da 90 posti.
Nello spazio l'Atelier i ragazzi saranno invitati a usare materiali
e tecniche espressive e nello “Scaffale” troveranno una biblioteca
specializzata nell'editoria internazionale di arte per ragazzi.
Altra attrazione del restauro progettato dall'architetto Firouz
Galdo, è il Forum, atrio multi-disciplinare, per conferenze e
incontri con gli artisti. Nelle tre grandi sale della libreria
oltre a libri, cataloghi, dvd e cd musicali, anche gioielli,
lampade, borse e articoli di design. Per un break veloce troverà la
caffetteria “Booka'bar”, e tutta quest’area , come l'Open Colonna,
si potrà raggiungere dall'entrata di via Milano, senza pagare il
biglietto d'ingresso delle mostre.
Fonte: www.demaniore.it
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