Codice dei contratti e Regolamento unico, OICE: 'No alla sospensione, Si alla semplificazione'

23/05/2020

Con la recente circolazione della bozza di Regolamento unico si è tornati a parlare di Codice dei contratti e di quanto sia necessaria una rivisitazione delle regole che dia impulso ad un settore che sta pesantemente risentendo del lockdown a seguito dell'emergenza Covid-19.

Dopo le parole del Premier Giuseppe Conte e quelle del Presidente ANCE, Gabriele Buia, è arrivato il commento dell'OICE, l'Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria: "Innanzitutto - afferma il presidente OICE Gabriele Scicolone - siamo assolutamente contrari alla sospensione del codice appalti che determinerebbe il blocco totale del settore e sarebbe un errore madornale ed una lusinga di semplificazione foriera solo di effetti collaterali".

No al sistema dei commissari

La ricostruzione in tempi record del Viadotto sul Polcevera ha certificato il fallimento delle regole sui lavori pubblici ma al contempo non è un esempio che piace agli imprenditori che non vedrebbero di buon occhio procedure dalla dubbia applicazione. E proprio sul sistema dei commissari, il Presidente OICE è stato chiaro: "dobbiamo dircelo chiaramente: il "modello Genova" non esiste. Il mondo dell'imprenditoria rabbrividisce al solo sentirne parlare. Dobbiamo ambire ad un Paese che riesca a costruire l'ordinario con regole ordinarie che funzionano, lasciando i "modelli Genova" ai pochi (auguriamoci) eventi catastrofici e straordinari. Non confondiamo le catastrofi con la vita ordinaria". E ancora: "semmai occorre selezionare poche opere strategiche e su quelle prevedere poteri acceleratori sul piano degli iter approvativi e autorizzativi, il vero vulnus che ritarda gli investimenti. Prendiamo le cose positive da Genova e applichiamole alle opere infrastrutturali, come ad esempio il ricorso obbligatorio a supporti di Project management per opere infrastrutturali".

La semplificazione del Codice dei contratti

Per quanto concerne le paventate semplificazioni di cui tanto si parla nelle ultime settimane, il Presidente Scicolone apprezza la volontà del Governo ma chiede di "evitare il rischio che il prossimo D. L. "semplificazione" sia esso stesso fonte di ulteriore burocrazia come spesso accade quando si prova a semplificare. Ricordiamoci che anche in sede di "regolamento unico" si sta partorendo un altro gigante normativo da oltre 300 articoli; un po' è anche naturale in un provvedimento di attuazione e dettaglio, ma il rischio è che si paralizzi di nuovo tutto".

Su un possibile provvedimento d'urgenza che semplifichi il settore, il Presidente OICE conclude affermando che "Nel decreto-legge bisogna agire in maniera chirurgica su pochi elementi di semplificazione a costo zero dall'efficacia immediata, come il contingentamento dei tempi di gara, e delle autorizzazioni, aggiudicazione ed avvio delle attività, riduzione dei tempi di pagamento. Attribuiamo tempi misurabili a ogni fase delle autorizzazioni e delle gare, che abbiano un valore; se non si rispettano, ci devono essere sanzioni, così come ci sono sanzioni per progettisti o imprese che non rispettano tempi di consegna di elaborati o costruzioni".

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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