È stato siglato a Roma il 28 settembre 2007 tra il comune di Roma
insieme alle associazioni imprenditoriali e ai sindacati dei
lavoratori, un protocollo d’intesa in materia di appalti e di
affidamenti di lavori pubblici, forniture di beni e servizi.
Nel protocollo d’intesa vengono affrontate questioni legate alla
sicurezza dei lavoratori e al loro diritto per una “buona
occupazione”, alle responsabilità dell’Amministrazione affinché le
progettazioni e la gestione degli appalti siano della qualità
necessaria per una loro buona esecuzione, agli impegni richiesti
dalle imprese affinché siano messe in grado di operare garantendo
qualità e correttezza.
La CNA è particolarmente soddisfatta per l’inserimento di uno
specifico impegno volto a definire un contratto tipo capace di
garantire i diritti delle piccole imprese nei rapporti con le
grandi imprese concessionarie dei grandi appalti.
“Esprimiamo un forte apprezzamento per il ruolo svolto dal
Sindaco Veltroni volto alla stesura di un protocollo
realmente condiviso da tutte le parti sociali” spiega
Danilo
Martorelli, Presidente della CNA di Roma “cosa che ha permesso
di superare un iniziale approccio a mio avviso troppo semplicistico
che vedeva, ad esempio, l’adozione del sistema dell’offerta
economicamente più vantaggiosa quale panacea di tutti i problemi
legati alla realizzazione di opere e la fornitura di servizi al
Comune di Roma. Aver voluto discutere di queste questioni al tavolo
del Progetto di Roma, ha permesso alle associani imprenditoriali,
in modo sostanzialmente unitario, di inserire nel protocollo altri
fattori chiave per garantire un corretto mercato degli appalti, a
beneficio delle imprese e degli stessi lavoratori.”
“Si è chiarito che gli artigiani e le piccole imprese non sono
contrarie a priori ai grandi appalti- spiega
Alessandro Maruffi,
Presidente dell’Unione Costruzioni della CNA di Roma - ma
nell’ambito del necessario equilibrio fra grandi opere e piccoli
appalti, quali ad esempio quelli delle manutenzioni, si è affermata
la necessità che la piccola impresa venisse tutelata nel rapporto
con la grande impresa, concessionaria o general contractor di
grandi lavori, attraverso la definizione di un contratto tipo
contenente norme a tutela della parte debole, sui tempi di
pagamento, ad esempio o sulla gestione di eventuali contenziosi.
Tale contratto l’Amministrazione si è impegnata ad inserirlo nel
capitolato d’appalto quale obbligo per il concessionario.”
Per la CNA il protocollo è stato firmato dal Presidente Martorelli,
in rappresentanza degli artigiani e delle piccole imprese di tutti
i settori interessati e dal Presidente Maruffi specificatamente per
le imprese del settore delle costruzioni.
A cura di ufficio stampa Confederazione
Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa di Fabio
Camilletti
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