Mentre continua, sino alla
scadenza del 30 ottobre, la
raccolta di firme in atto in tutta Italia sulla proposta di legge
di iniziativa popolare sulla "
Riforma dell'ordinamento delle
professioni intellettuali" organizzata e coordinata dal Centro
di Coordinamento Nazionale attivo presso il Consiglio Nazionale dei
Geologi e dotato di call-center contattabile ai numeri 066893808 -
6874741 - 6878805 nei giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 16,00,
gli ordini professionali sono sul piede di guerra dopo aver appreso
la notizia che le Commissioni riunite II Giustizia e X Attività
produttive della Camera dei deputati hanno concluso lo scorso 10
ottobre, esprimendo parere favorevole con condizioni e
osservazioni, l'esame dello schema di decreto legislativo recante
Attuazione della direttiva 2005/36/CE, relativa al riconoscimento
delle qualifiche professionali.
Al parere positivo di
Giuseppe Lupoi, Coordinatore Nazionale
del
Colap (Coordinamento delle libere associazioni
professionali) si contrappone quello negativo di
Raffaele
Sirica presidente del CUP (Comitato unitario delle professioni)
che riunisce tutte le professioni regolamentate da ordini; Sirica
definisce l’approvazione dello schema di dlgs da parte delle
Commissioni riunite della camera “
fulmine a ciel sereno, che
vanifica e contraddice tutto quello che è stato fatto finora con
Mastella” e precisa che “
gli ordini sono in agitazione”
aggiungendo che gli ordini si sono autoconvocati per oggi per
decidere iniziative anche in considerazione del fatto che
potrebbero essere stati superati i limiti imposti dalla legge
delega.
Al parere negativo di Raffaele Sirica si aggiunge quello molto duro
di
Maria Grazia Siliquini, responsabile professioni di An,
che in una comunicato stampa diramato ieri dichiara che “La
maggioranza cambia le carte in tavola all’ultimo momento prima del
voto in commissione sulla proposta di recepimento della direttiva
36/2005 CE che riconosce le qualifiche professionali, costringendo
così AN a votare contro, seguita da tutti gli altri rappresentanti
della casa delle libertà”.
“Massima delusione – continua Siliquini – va espressa nei confronti
della maggioranza e dei relatori Chicchi e Mantini, considerato che
nella seduta di ieri la mia proposta, che mirava a portare ai
tavoli europei ordini, collegi e le future associazioni
regolamentate (regolamentazione che si sta definendo nei lavori
durante la trattazione della riforma delle professioni) e che aveva
avuto il parere favorevole anche del Sottosegretario alla giustizia
Scotti, è stata ritrattata riproponendo sostanzialmente il
provvedimento secondo la formulazione iniziale del governo, da noi
contestata. L’impianto del provvedimento di maggioranza, di cui
avevamo chiesto la modifica, mirava infatti al riconoscimento
surrettizio di tutte le associazioni attualmente non riconosciute,
portandole così ai tavoli europei, alla pari di ordini e collegi,
senza alcun serio criterio di regolamentazione: circostanza che con
il voto di oggi si è -di fatto- realizzata”.
“Profonda insoddisfazione infine perché la maggioranza –ha concluso
l’esponente di AN- ancora una volta ha perso l’occasione politica
di trovare un punto di convergenza con l’opposizione –che pur aveva
offerto la propria collaborazione- al momento del voto, ribaltando
all’ultimo le proposte di revisione del provvedimento, concordate
nel corso delle sedute precedenti. In questo modo è stata frustrata
e preclusa ogni possibilità di collaborazione nel superiore
interesse dei professionisti italiani. Se questa è la posizione
prevaricatrice della maggioranza, le previsioni sul proseguo dei
lavori sulla riforma delle professioni sono assolutamente
pessime”.
Ma, ovviamente, non siamo ancora in dirittura di arrivo anche se è
confermata la volontà di portare il provvedimento al consiglio dei
ministri del 23 ottobre.
Ricordiamo che nello schema di decreto legislativo approvato dalle
Commissioni riunite della Camera dei deputati le principali novità
possono essere così riassunte:
- partecipazione di ordini, collegi, associazioni di
professionisti regolamentati e non regolamentati all’elaborazione
delle piattaforme comuni;
- rilascio dell’attestato di competenza da parte delle
associazioni non regolamentate che soddisferanno determinati
requisiti,
e ricordiamo, anche, che le informazioni nel merito della raccolta
delle firme ed il testo della proposta di legge di iniziativa
popolare sulla "Riforma dell'ordinamento delle professioni
intellettuali" sono disponibili consultando il sito
www.consiglionazionalegeologi.it.
© Riproduzione riservata