Mercoledì 10 ottobre si è svolta presso la Commissione parlamentare
di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria l’
audizione del direttore
dell’agenzia del territorio Mario Picardi relativa all’indagine
conoscitiva sulle modalità di gestione ed utilizzo dei dati.
La corposa relazione di circa 50 pagine diretta a fornire elementi
di conoscenza relativi alla
gestione ed all’utilizzo delle
banche dati di competenza dell’Agenzia, è integrata da un
allegato, che raccoglie una più ampia documentazione riguardante:
- missione;
- dati segnaletici;
- realizzazioni 2001-2007;
- linee evolutive a medio termine,
è suddivisa nei seguenti paragrafi:
- introduzione;
- le banche dati dell’Agenzia: evoluzione verso un sistema
ipocatastale integrato;
- la telematizzazione dei servizi;
- l’attuazione del decentramento di funzioni catastali ai
Comuni;
- l’interscambio dei dati con altre amministrazioni;
- i problemi della Privacy e della Sicurezza;
- la riforma degli estimi catastali;
- le conclusioni.
Nell’introduzione viene precisato che “Dopo la fase di
informatizzazione degli archivi l’aggiornamento e la consultazione
delle banche dati catastali e di pubblicità immobiliare avvengono
ormai in via telematica; l’aggiornamento, quindi, risulta
effettuato automaticamente. Si è profondamente modificato il
rapporto con i professionisti, i cittadini ed il complesso del
“mondo utente”, che non deve più spostarsi fisicamente presso gli
uffici dell’Agenzia, ovvero, a seguito del decentramento, presso
gli uffici comunali. Superato ormai ogni vincolo normativo, i
professionisti inviano dal loro studio atti tecnici e giuridici di
aggiornamento e la consultazione è telematica, anche per i singoli
cittadini.”
Per quanto concerne le banche dati, il direttore, nella sua
relazione, precisa che l’Agenzia presidia, con il supporto tecnico
del partner tecnologico Sogei, l’aggiornamento e la consultazione
di tre banche dati, relative a:
- catasto fabbricati (circa 55 milioni di unità immobiliari
urbane censite, con i dati tecnici e di possesso; in maggioranza
con rappresentazione planimetrica e di superficie)
- catasto terreni (circa 58 milioni di particelle, con dati di
possesso, rappresentazione cartografica e dati reddituali; circa
6.800.000 con rappresentazione cartografica e dati di possesso;
16.600.000 con la sola rappresentazione cartografica)
- registri di pubblicità immobiliare (contenenti 30 milioni di
note pre – automazione e 45,5 milioni di note meccanizzate,
presentate post – automazione; esse riguardano atti di
compravendita, successione, ipoteche, ecc., afferenti ai diritti
reali sul patrimonio immobiliare).
Per quanto concerne l’attuazione del decentramento di funzioni
catastali ai comuni, nella relazione viene precisato che Dopo anni
di incertezza, il processo di decentramento è entrato nella fase
attuativa, resa possibile dalla Finanziaria 2007 e, come noto, i
Comuni potranno assumere la gestione diretta delle funzioni
scegliendo tra opzioni di diversa complessità, oppure affidarne
all’Agenzia la gestione in convenzione.
In questi giorni si sta componendo il quadro conseguente alle
deliberazioni comunali, che dovevano essere adottate e trasmesse
entro il 3 ottobre.
L’Agenzia metterà a disposizione dei comuni la stessa
infrastruttura tecnologica utilizzata dai propri uffici provinciali
per la consultazione e l’aggiornamento delle banche dati
catastali.
I comuni, inoltre, avranno a disposizione due canali per gli scambi
informativi massivi con l’Agenzia:
- quelli di maggiori dimensioni potranno accedere alle banche
dati catastali mediante il Sistema Pubblico di Connettività,
- per i comuni più piccoli la funzione di consultazione potrà
essere svolta via internet, accedendo al Portale per i Comuni.
Mentre sta diventando operativo il decentramento della gestione di
funzioni catastali ai comuni che riterranno di assumerla
direttamente, già si delineano ulteriori traguardi di cooperazione
e/o di utilizzo dei dati catastali, quali:
- l’integrazione dei dati catastali nei sistemi comunali, per le
elaborazioni di interesse a fini istituzionali;
- la definizione operativa del Modello Digitale per l’Edilizia,
già previsto dalla normativa e di cui occorre precisare
congiuntamente le specifiche. Con la sua effettiva introduzione, da
progettare ed implementare, si intendono acquisire i dati a fini
catastali nell’ambito stesso della pratica edilizia proposta al
comune, facendo così un rilevante passo avanti nell’integrazione
tra processi amministrativi;
- il certificato di destinazione urbanistica: in prospettiva, e
tenendo conto di sperimentazioni già realizzate, l’integrazione dei
dati catastali con quelli comunali potrà consentire il rilascio
automatico del certificato in oggetto, abbattendo i tempi di
predisposizione, attualmente vincolati alla ricerca manuale delle
informazioni da integrare.
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