Le Commissioni riunite Affari costituzionali (1a) e Lavori
pubblici (8a) sono impegnate tutta la settimana con la discussione
del ddl di conversione in legge del decreto-legge 16 luglio 2020, n.
76 (c.d. “decreto semplificazioni”) recante misure
urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale avviata
mercoledì 22 luglio.
Si tratta della discusione ed eventuale approvazione di migliaia
di emendamenti presentati. Il provvedimento è atteso in Aula
martedì 1 settembre, alle 16,30.
Approvati due emendamenti
Nella seduta di ieri 27 agosto sono stati approvati, in
particolare due emendamenti relativi all’articolo 1 e nel
dettaglio:
- l’emendamento 1.3 (testo 2) con cui viene precisato che
“Le disposizioni di cui agli articoli 1, 2, 3, 5, 6 e 8 si
applicano fino al 31 dicembre 2023”;
- l’emendamento 1.23 (testo 3) con cui è sostityita la lettera a)
del comma 2 con la seguente “a) affidamento diretto per
lavori di importo inferiore a 150.000 euro e per servizi e
forniture di importo inferiore a 75.000 euro”.
Modifiche al Codice dei contratti
In pratica, on i due sopra indicati emendamenti vengono
approtate, rispettivamente le seguenti modifiche:
- con il primo emendamento (primo firmatario
Augussori della Lega) viene traslato dal 31
luglio 2021 al 31 dicembre 2021 il periodo transitorio delle
deroghe e semplificazioni previste in materia di contratti
pubblici;
- con il secondo emendamento (primo firmatario
Santillo del M5S) mentre resta inalterata la
soglia per l’affidamento diretto dei lavori, è previsto un
abbassamento a 75.000 euro della soglia per gli affidamenti diretti
dei servizi e delle forniture e, quidi, anche dei servizi di
ingegneria e architettura.
A cura di Redazione
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