La Corte di Giustizia Europea ha deliberato su due procedimenti
riuniti (cause C-226/04 e C-228/04), investita dal TAR del Lazio su
tre controversie relative a tre imprese escluse dal Ministero della
Difesa, d'intesa con in Ministero dell'Economia, per servizi di
ristorazione per il fatto di non essere in regola con il pagamento
dei contributi previdenziali e delle imposte.
La Corte, in riferimento alla richiesta di revoca dell'esclusione
delle tre imprese, ha stabilito che spetta agli Stati membri
valutare come applicare le sette cause che possono far scattare
l'esclusione da un appalto previste dalla Direttiva 92/50, tra le
quali figurano l'inandempienza di obblighi in materia di previdenza
ed il mancato pagamento di imposte e tasse e spetta anche agli
stessi Stati membri stabilire il termine entro il quale i soggetti
devono aver realizzato la loro posizione.
Tale termine può essere correttamente individuato nel tempo
intercorrente tra la data di presentazione delle domande fino al
momento che precede l'aggiudicazione dell'appalto e, quindi,
qualsiasi regolarizzazione successiva all'aggiudicazione è tardiva
eprovoca l'esclusione dell'impresa stessa.
© Riproduzione riservata