IMPIANTI SICURI

26/10/2007

La demotica, ovvero la scienza che studia l’applicazione delle tecnologie elettroniche ed informatiche nelle abitazioni, è già disponibile sul mercato da circa 10 anni ma i pregiudizi legati ai suoi costi, di fatto, ne bloccano l’utilizzo.
Se, infatti, si paragonano i costi scaturiti dalla predisposizione di un impianto domotico e quelli di un impianto tradizionale per un appartamento di circa 100 mq, la differenza ammonta a circa 270 euro che, in termini percentuali, incide sui costi totali dell’abitazione in maniera irrisoria.

In quest’ottica, per venire incontro a progettisti e costruttori edili, la Cei, Comitato elettrotecnico italiano, ha pubblicato una guida divulgativa, ovvero il documento Cei 64-100, intitolato “Predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici e tecnologici” oltre ad una guida interamente dedicata alla domotica. Inoltre, in Italia, così come già accaduto nei Paesi Bassi grazie al programma Elux, saranno definiti degli standard certificabili di dotazione delle abitazioni in termine di predisposizione degli impianti. Questi standard saranno probabilmente tre ovvero basic, standard e deluxe e saranno caratteristiche forse invisibili per il proprietario ma che potranno fare la differenza in termini di valore dell’immobile; saranno, poi, tali da poter garantire l’installazione di impianti domotici o di apportare integrazioni senza opere murarie per soddisfare le esigenze di chiunque.
La domotica, infatti, essendo una tecnologia che utilizza una logica digitale e non cablata, consentirà di realizzare o inventare funzioni nuove a seconda delle esigenze di ciascun utente, senza trascurare l’efficienza e il confort che può fornire.

Le politiche energetiche di oggi sono, infatti, indirizzate verso il risparmio e l’efficienza energetica che non necessariamente devono essere raggiunti attraverso l’utilizzo di elettrodomestici di classe A, A+ o A++ o di lampade a basso consumo ma anche tramite un uso più razionale degli stessi proprio grazie alla domotica.
L’utente, ad esempio, potrà utilizzare, come comunque già avviene oggi, i propri elettrodomestici nelle ore notturne riducendo i consumi ma non modificando le sue abitudini in quanto potrà programmare il sistema affinché quei determinati elettrodomestici vengano accesi a quel determinato orario o, con sistemi più all’avanguardia, far sì che venga modificato il funzionamento di uno specifico elettrodomestico in modo da abbassare la quantità di energia elettrica prelevata in funzione del consumo complessivo dell’utenza o, addirittura, di predisporne lo spegnimento (come, ad esempio, nel caso dei condizionatori) per evitare il distacco del contatore.

A cura di Paola Bivona


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