Dall’indagine WWF realizzata da Makno&Consulting per scoprire
le aspettative dei cittadini di Italia, Francia, Gran Bretagna,
Germania e Svezia rispetto alla liberalizzazione del mercato
elettrico (partita ufficialmente in Italia e Germania il 1° luglio
di quest’anno, emerge un’inedita fotografia del potenziale cliente
ed in particolare di quello italiano.
In Italia c’è una
forte volontà dei cittadini a contribuire alla sfida globale dei
cambiamenti climatici anche approfittando della novità del libero
mercato elettrico. Dal sondaggio emerge però uno scenario
‘inadatto’ alle aspettative: i cittadini europei si sentono
circondati dalle campagne pubblicitarie dei fornitori di energia,
dei quali si fidano ben poco: l’80-90% del campione le reputa poco
chiare se non addirittura ingannevoli. Una fotografia che,
soprattutto in Italia, poco si ‘sposa’ con la realtà di
un’amministrazione pubblica lenta nel raggiungimento degli
obiettivi di riduzione del Protocollo di Kyoto. Nello scenario
europeo analizzato i più desiderosi di energia ‘sostenibile’ sono
proprio i cittadini svedesi e italiani: i primi a pieno regime di
‘liberalizzazione’ dell’energia, i secondi appena affacciati al
nuovo scenario. Il consumatore domestico italiano non è poi
particolarmente ossessionato dal prezzo dell’energia elettrica e
sarebbe molto ben disposto a riversare risorse nell’ambiente, ma
non incontra un’offerta di tariffe affidabili che gli garantiscano
un vantaggio ambientale trasparente.
In sintesi, siamo
appena entrati in un libero mercato dell’energia ma restiamo ancora
imbrigliati in offerte old style.
Ecco alcune risposte più interessanti per l’Italia: c’è voglia di
tariffe verdi e volte allo sviluppo di fonti rinnovabili DOC, il
47% chiede investimenti in nuovi impianti di energia pulita, oltre
l’80% ritiene che le emissioni dei gas serra siano molto o
abbastanza importanti nel processo di scelta del fornitore (un dato
comune ai 5 paesi analizzati) e, costi quel che costi, il 55%
pagherebbe persino una bolletta piu’ cara se il fornitore
dimostrasse di migliorare l’attuale impatto ambientale del sistema
elettrico; cresce la voglia di sapere, un diritto ancora negato: il
50% vuole chiarezza, l’80% non sa di aver diritto di conoscere i
dati sulla CO2 emessa dal fornitore. Un’infima minoranza (1%) il
drappello di quanti non intendono impegnarsi in alcuna azione per
ridurre le proprie responsabilità in merito alle emissioni
climalteranti.
L’APPUNTAMENTO:
Questa ricerca è uno degli appuntamenti della
Campagna
GenerAzione Clima 2007 che il WWF ha rilanciato anche
quest’anno: il
10-11 novembre il WWF insieme ai volontari
sarà in 200 piazze italiane per promuovere l’efficienza
energetica all’interno dei condomini italiani. La Campagna è svolta
in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. Inoltre, accanto
ai partner istituzionali - Enea, Escoitalia, Confartigianato, CNA,
Confapi - quest’anno si aggiungono nuove importanti alleanze con
Altroconsumo e le principali Associazioni degli Amministratori di
condominio - Anaci e Unai.
MONITORAGGIO WWF-Altroconsumo su offerte
Per monitorare e studiare le offerte del mercato elettrico WWF e
Altroconsumo hanno creato un gruppo di lavoro che stilerà una
valutazione in base ad una serie di indicatori commerciali
(condizioni economiche, servizi offerti) ed ambientali (trasparenza
su qualità e quantità delle fonti usate, emissioni prodotte) per
permettere ai consumatori una scelta consapevole. La serie di
incontri con i fornitori parte il 22 ottobre e si concluderà entro
la fine del 2007.
”Uno dei risultati più clamorosi dell’indagine europea è il
fatto che rinnovabili ed efficienza sono due leve che
permetterebbero finalmente la
nascita di offerte
commerciali in linea con obbiettivi di risparmio, un campo
del tutto disatteso dai fornitori di energia elettrica - ha
dichiarato
Michele Candotti, segretario generale del WWF
Italia - Il sondaggio evidenzia uno spiacevole
disequilibrio nella situazione italiana, ma anche europea, in tema
di mercato. I consumatori sono pronti ad impegnarsi nella lotta ai
cambiamenti climatici anche a proprie spese e giudicano il
fattore CO2 una discriminante importante per
scegliere chi dovrà vendergli in futuro l’energia. Purtroppo
sappiamo che le aziende del settore e l’amministrazione pubblica
non sono ancora in grado, o interessate, a soddisfare le loro
richieste. Incoraggia sapere come gli italiani siano lucidi e
consapevoli sulla liberalizzazione del mercato elettrico, la
considerino cioè
un’importante opportunità per
salvaguardare l’ambiente (non solo per risparmiare soldi)
e siano disposti spesso più degli altri europei a partecipare alla
lotta contro i cambiamenti climatici. Ci auguriamo che questo
spinga i fornitori di energia elettrica a proporre tariffe
e scelte di approvvigionamento che siano in linea con gli obiettivi
di Kyoto ma soprattutto con le aspettative dei cittadini.
Come WWF, insieme ad Altroconsumo, vigileremo sulla trasparenza
delle offerte”.
Ufficio Stampa WWF Italia -tel.06-84497377, 373, 265,
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www.wwf.it/stampa
www.altroconsumo.it
L’INDAGINE
L’indagine WWF-MAKNO, realizzata nel mese di settembre 2007, è
stata condotta via web su un campione di aderenti ad un panel
predeterminato, orientato sui segmenti più giovani,
tecnologicamente avanzati e intestatari della bolletta, soprattutto
nell’ottica di anticipare l’evoluzione della società e del mercato.
I paesi oggetto d’indagine sono stati Italia, Gran Bretagna,
Germania, Francia e Svezia (scelto come paradigma positivo di
riferimento). Sono state effettuate 250 interviste per ogni Paese,
con una durata di circa 15 minuti l’una.
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