Il WaterfrontExpo 2007, la manifestazione in cui vengono esposti e
proposti i progetti relativi alla riqualificazione degli spazi
‘sull’acqua’, è stato ospitato, dal 2 al 4 ottobre, dalla città di
Lisbona. Questi waterfront, quartieri di città, dotati di tutti i
servizi, affacciati sul mare, sui fiumi o anche sui laghi, negli
ultimi 30 anni stanno prendendo il largo tant’è che, secondo i dati
raccolti da Scenari Immobiliari, si possono contare 101 interventi
su aree di complessivi 13130 ettari e investimenti di circa 151
miliardi di dollari. I progetti di maggior rilevanza esposti al
WaterfrontExpo sono stati due ovvero quello, firmato da Richard
Rogers per il recupero dell’ex zona industriale e porto commerciale
di Almada, 115 ettari posti proprio davanti a Lisbona, e quello,
firmato invece da Norman Foster, per le New Holland Island a San
Pietroburgo che ospiterà il WaterfronExpo del 2008.
Il progetto di Rogers, che attende solo il via libera della
pubblica amministrazione, e che dovrà essere finanziato tramite un
fondo immobiliare, di partecipazione pubblica e privata, creato
appositamente per l’occasione, ha seguito delle “linee guida (…)
come l’inclusione sociale, la sostenibilità ambientale e la qualità
dell’architettura” tant’è che sarà sicuramente inserito nel tessuto
urbano e non isolato e, inoltre, sarà eco-compatibile grazie al
riutilizzo delle risorse idriche, al contenimento dell’inquinamento
acustico ed ambientale ed ai materiali utilizzati. Il progetto
prevede la costruzione di strutture miste, alte non più di dieci
piani, adibite a residenza ed uffici, atte ad ospitare 9500
abitanti, un centro congressi, degli spazi verdi e delle aree per
il tempo libero, spettacoli e occasioni culturali e soprattutto,
trasporti ed infrastrutture, come ad esempio un tunnel di accesso
che collegherà il centro ad un parcheggio e un sistema di piste
ciclabili, percorsi pedonali e trasporti pubblici che rispetteranno
l’impianto urbanistico preesistente e che contribuiranno a limitare
l’utilizzo delle macchine.
Il progetto di San Pietroburgo di Foster, invece, i cui lavori sono
già partiti due anni fa e che dovrebbero concludersi nel 2010,
prevede il recupero di un’area posta al centro della città, vicino
alle rive del fiume Neva, di 180 mila metri quadrati dove, la parte
più impegnativa secondo Andy Bow, partner dello studio Foster +
partners, è risultata quella dell’integrazione “armonica nel
complesso degli elementi moderni in un tessuto che già prevedeva
alcuni edifici del 700 e dell’ 800, degli ex magazzini per il
legname collocati in maniera circolare, di cui abbiamo restaurato
le facciate e le parti esterne per poi inserire all’interno un
design moderno”. All’interno di questi magazzini verranno
realizzati ristoranti, bar, spazi commerciali oltre a tre hotel, ad
un’area residenziale per appartamenti, uffici, una galleria d’arte,
un museo ed un parcheggio. Al centro dell’area è previsto un
auditorium con una sala per concerti che può ospitare 2 mila
persone, un anfiteatro da 3 mila posti ed una piattaforma
galleggiante utilizzata per gli spettacoli all’aperto.
Ma al WaterfronExpo si è data importanza anche ai resoconti dei
progetti già terminati o a quelli in via di realizzazione come, ad
esempio, il masterplan dell’architetto Llavador per il Valencia del
Mar-Marina Real Juan Carlos I che ha già ospitato, nella parte dove
i lavori sono già stati completati, la 32^ edizione della Coppa
America. Altro progetto i cui lavori sono appena iniziati è quello
relativo al complesso di Midlleheaven a Middlebourgh a sud di
Manchester, affacciato sul Mare del Nord, 2 milioni e 500 mila mq
di superficie, un parco centrale molto grande e, intorno, nove
edifici da 6-8 piani, oltre ad un area, direttamente affacciata sul
mare, destinata a spazi per spettacoli all’aperto, ristoranti, pub,
negozi e, per concludere, due case galleggianti per ospitare
appartamenti, giardini pensili e terrazze sull’acqua. La
particolarità di questo progetto, fortemente voluto al punto che,
per evitarne il naufragio, sono stati organizzati seminari ed
incontri con gli abitanti per verificare se il prodotto fosse di
gradimento e abbastanza commerciale, è quella di rappresentare la
più grande comunità a ‘carbon zero’ dove, quindi, riscaldamento,
raffreddamento ed energia saranno interamente ricavate da un
sistema di sorgenti rinnovabili, e un sistema di piste ciclabili,
percorsi pedonali e un’area per il car-sharing che contribuiranno a
limitare l’emissioni inquinanti e a rendere l’area un ambiente
sostenibile. Si è poi parlato del Bahrain Bay che sta sorgendo su
un arcipelago totalmente artificiale di 349 mila mq sull’isola di
Bahrain nel Golfo Persico e di cui già più della metà è stato
realizzato.
I progetti già realizzati si riferiscono, invece, al Portogallo,
dove in Algarve è stato realizzato il Vilamoura, complesso
residenziale di lusso, all’Australia, dove vicino a Perth è stato
riqualificato il porto commerciale del Fremantle Waterfront, e al
fronte fluviale destro del Danubio, nei pressi di Vienna, dove sono
state recuperate ampie aree tra cui le ex zone industriali
riutilizzandole in parte per uso residenziale ed in parte per uso
direzionale.
Il filo conduttore di tutti questi progetti resta, comunque, come
già si accennava in precedenza, la sostenibilità in tutti i suoi
aspetti e, quindi, materiali eco-compatibili, fonti di energia
rinnovabili, recupero delle risorse idriche, riduzione delle
emissioni inquinanti e riduzione dell’inquinamento acustico. Da
sottolineare, infine, che non è solo il design il fulcro
dell’attenzione: secondo Paul Scott, managing director di
WaterfrontExpo Ltd, in manifestazioni di questo tipo, che ha avuto
la sua prima edizione a Londra 5 anni fa, “c’è l’opportunità di
incontro tra amministrazioni locali, addetti ai lavori e
investitori per creare una rete di contatti e allo stesso tempo
scambiarsi idee, esperienze e informazioni su quello che accade a
livello internazionale in un ambito così specifico del Real estate
come quello della progettazione delle location sull’acqua”.
Aggiunge, infine, Philip Herecourt, a capo del settore progetti di
recupero di Coliers Cre in Gran Bretagna, a proposito delle
valutazioni specifiche che implica un progetto da realizzare
sull’acqua, “accanto alla valore di design e architettonico conta
anche l’approccio verso gli investitori per spiegare cosa vuol dire
pianificare oggi un’area waterfront, dove è necessario tenere conto
di elementi come i cambiamenti climatici in atto, lo studio di
protezioni contro il livello di mare e fiumi ed i rischi di
inondazione, a cui vanno aggiunte altre questioni comuni a tutte le
operazioni di investimento, come i rapporti e i finanziamenti con
le amministrazioni locali, le prospettive di rendimento e la
visione unitaria degli interventi in una determinata area”.
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