Giovedì 25 ottobre scorso la
Camera dei deputati ha
approvato il testo unificato delle proposte di legge recante
riqualificazione e recupero dei centri storici (C550 ed
abbinate). Il provvedimento passa all'esame dell'altro ramo del
Parlamento.
La legge è stata approvata con 463 “si” e 6 astenuti su 469
presenti.
La legge è costituita da due soli articoli e precisamente
dall’articolo 1 recante. “Recupero e valorizzazione dei centri
storici e dall’articolo 2 riguardante il “Fondo nazionale per il
recupero e la tutela dei centri storici e dei borghi antichi
d’Italia”.
Con l’articolo 1 si disciplinano i possibili interventi finalizzati
al recupero, alla tutela e alla valorizzazione dei centri storici,
come definiti dalla normativa vigente, che possono essere
realizzati nei comuni con popolazione pari o inferiore a 200.000
abitanti. E`, poi, definito, al comma 4, il ruolo delle regioni,
che possono prevedere forme di indirizzo e coordinamento
finalizzate al recupero e alla valorizzazione dei centri storici,
anche in relazione agli interventi integrati approvati dai comuni.
Passando all’articolo 2, si segnala che esso dispone l’istituzione
di un Fondo nazionale per il recupero e la tutela dei centri
storici e dei borghi antichi d’Italia. Sarà dunque affidato, ogni
anno, ad un apposito bando di gara, destinato ai comuni che
intendono promuovere gli interventi di cui all’articolo 1, il
compito di provvedere alla ripartizione del Fondo, destinando una
quota pari almeno al 50 per cento agli interventi per i comuni con
popolazione pari o inferiore a 15.000 abitanti.
Ermete Realacci, deputato dell’ulivo ha commentato così
l’approvazione della legge “E’ una legge che guarda al futuro. Una
delle leve per rilanciare la competitività del nostro paese passa,
infatti, per la valorizzazione delle nostre indentità, dei nostri
centri storici, delle nostre città. Ci auguriamo che l’ampio
consenso dimostrato dal Parlamento sia seguito da una rapida
approvazione della legge anche in Senato”. “E’ importante”,
prosegue Realacci, “che analogamente il Senato approvi in tempi
rapidi anche la legge sui piccoli comuni, passata all’unanimità
alla Camera lo scorso aprile. Sono entrambe leggi che partendo
dalle nostre radici pensano al paese del domani”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche
Tino Iannuzzi, deputato
dell’ulivo che ha dichiarato “Esprimo soddisfazione per
l’approvazione all’unanimità del testo unificato sulla
riqualificazione ed il recupero dei centri storici, che nasce da
una proposta di legge di cui sono stato primo firmatario. Il testo
prevede per i Comuni con popolazione fino a 200 mila abitanti
interventi integrati pubblici e privati per la riqualificazione
urbana di specifiche zone di particolare pregio, individuate nel
perimetro dei centri storici. Gli interventi integrati prevedono il
risanamento del patrimonio edilizio da parte dei privati, la
realizzazione di opere pubbliche, la manutenzione di beni pubblici
e il miglioramento di servizi. I privati sono incentivati ad
investire facendo affidamento su finanziamenti pubblici per il
recupero di quella parte del centro storico nonché su agevolazioni
fiscali già operanti per la ristrutturazione degli immobili
(detrazioni Irpef del 36%, Iva ridotta al 10%). Per il
finanziamento della legge sono stati stanziati 75 milioni di euro
nel triennio 2007/2009, dei quali la metà è destinata ai Comuni con
popolazione fino a 15 mila abitanti; l’altra metà è a vantaggio
delle amministrazioni con popolazione compresa fra i 15 mila e i
200 mila abitanti, con priorità per quelli che investono
direttamente una quota minima di risorse proprie. È un
provvedimento fondamentale per una politica generale di rilancio e
valorizzazione dei centri storici che sono una ricchezza unica e
straordinaria del nostro Paese”.
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