Il sottosegretario all’Economia
Alfiero Grandi dal suo blog
informa che sono esattamente 4364 i Comuni che, sulla base del
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 giugno
2007 che fissava al 3 ottobre scorso la data limite per la
decisione, hanno deliberato in materia di poteri catastali
decentrati.
Dall’esame di 2365 delibere, si ricava che:
- 601 Comuni hanno scelto l’opzione a) di primo livello
con cui è possibile la consultazione della banca dati catastale
unitaria nazionale e servizi di visura catastale, la certificazione
degli atti catastali conservati nella banca dati informatizzata,
l’aggiornamento della banca dati del catasto mediante trattazione
delle richieste di variazione delle intestazioni e delle richieste
di correzione dei dati amministrativi, comprese quelle inerenti la
toponomastica e le riscossioni erariali per i servizi
catastali;
- 448 la “b” di secondo livello con cui è possibile la
verifica formale, l’accettazione e la registrazione delle
dichiarazioni tecniche di aggiornamento del Catasto fabbricati, il
confronto, con gli atti di pertinenza del comune, delle
dichiarazioni tecniche di aggiornamento e segnalazione degli esiti
all'Agenzia del territorio per la definizione dell'aggiornamento
del Catasto fabbricati, la verifica formale e accettazione delle
dichiarazioni tecniche di aggiornamento geometrico del Catasto
terreni e la verifica formale, accettazione e registrazione delle
dichiarazioni di variazione colturale del Catasto terreni., e
- 1108 hanno fatto cadere la scelta sulla terza opzione,
quella che attribuisce maggiori poteri, vale a dire la “c” con cui
è possibile la verifica formale, accettazione e registrazione delle
dichiarazioni tecniche di aggiornamento del Catasto fabbricati, la
verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni
tecniche di aggiornamento geometrico del Catasto terreni, la
verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni
di variazione colturale del Catasto terreni e la definizione
dell'aggiornamento della banca dati catastale, sulla base delle
proposte di parte, ovvero sulla base di adempimenti d'ufficio.
Un altro dato che si ricava dall’esame delle delibere è che i
Comuni che hanno scelto di gestire in proprio il catasto
rappresentano circa
25 milioni di abitanti.
Il sottosegretario Alfiero Grandi dal suo blog precisa che “Una
nuova opportunità, per i Comuni che non hanno ancora deciso, come è
noto, ci sarà a fine 2009.” e che “Un altro dato che si ricava
dall’esame delle delibere è che i Comuni che hanno scelto di
gestire in proprio il catasto rappresentano circa 25 milioni di
abitanti.”
“Questo dato conferma - continua Grandi - che il decentramento dei
poteri catastali è molto sentito dai Comuni e che la scelta di un
rapporto di stretta collaborazione tra Agenzia del territorio e
Anci, anzitutto nella sede della cabina di regia, contribuisce a
far procedere questa importante riforma istituzionale. Il futuro
sistema catastale italiano, fondato sulla collaborazione tra Stato
e Comuni, creerà le condizioni per una migliore conoscenza del
territorio, per migliori politiche urbanistiche e, anche, per un
recupero di evasione attraverso, anzitutto, l’aggiornamento della
banca dati catastale. La cabina di regia garantirà il rispetto
dell’attuazione delle normative del decentramento e insieme la sua
piena attuazione.” .
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