Anche in ottobre, come nei quattro mesi precedenti,
leggera ripresa nel settore degli appalti pubblici di ingegneria
e architettura. Ma il buon andamento da giugno ad ottobre è
insufficiente a recuperare quanto perso da gennaio a maggio
rispetto all'anno scorso.
Secondo l'ultimo aggiornamento mensile dell'Osservatorio
OICE-Informatel, le gare del settore bandite nel mese di
ottobre sono state 341 (di cui 38 sopra soglia) per un importo
complessivo di 36,7 milioni di euro (18,5 milioni di euro sopra
soglia). L'incremento del valore rispetto ad ottobre 2006 è pari al
17,7% (+10,4% sopra soglia e +26,2% sotto soglia) a cui corrisponde
una riduzione del 27,3% del numero dei bandi (+46,2% sopra soglia e
-31,6% sotto soglia). Rispetto al precedente mese di settembre si
registra una flessione del 23,0% in valore e un incremento del
27,7% del numero.
Da gennaio ad ottobre risultano bandite complessivamente
4.339 gare per 566,7 milioni di euro. Il confronto
con i primi dieci mesi del 2006 risulta decisamente
negativo: il numero dei bandi è inferiore del 35,1% (+0,8%
sopra soglia e -37,3% sotto soglia) e il loro valore scende del
14,3%. Il ridimensionamento del mercato si riflette sui ribassi con
i quali le gare vengono aggiudicate: il ribasso medio nei primi
dieci mesi, pari al 27,8%, risulta di circa 4 punti superiore ai
ribassi rilevati nello stesso periodo del 2005 (23,9%) e del 2006
(24,0%).
“Le nostre preoccupazioni per il mercato che non riesce a decollare
- ha dichiarato Nicola Greco, presidente Oice - sono dovute
anche all'assenza di un quadro normativo definito che contribuisce
a frenare l'operato delle stazioni appaltanti. A tale proposito è
necessario che al più presto vengano varate le disposizioni
contenute nello schema di regolamento del Codice sui contratti
pubblici e che si decida rapidamente se saranno proposte ulteriori
modifiche con il terzo decreto correttivo, più volte annunciato dal
Ministro Di Pietro. Insieme alla stabilità delle regole - ha
concluso Greco - ci si augura anche, come sembra dalla legge
finanziaria per il 2008, una iniezione di risorse finanziarie che
alimenti la domanda pubblica di ingegneria e architettura relativa
sia alle grandi opere, sia a quelle medio-piccole.”
L'analisi dei bandi pubblicati nel periodo gennaio-ottobre dalle
diverse stazioni appaltanti conferma la forte riduzione di attività
delle Amministrazioni Comunali che, rispetto allo stesso periodo
del 2006, hanno fatto registrare una flessione del 42,4% in numero
e del 55,3% in valore: in termini assoluti ben 189,7 milioni di
euro in meno rispetto al 2006. Analizzando la domanda dei Comuni
secondo la loro dimensione demografica, si rileva che la flessione
interessa sia i piccoli che i medi e i grandi comuni: in
particolare nei Comuni con più di 100.000 abitanti il valore dei
servizi richiesti nei primi 10 mesi del 2007 rappresenta appena il
12% circa dell'importo rilevato nel corrispondente periodo
dell'anno precedente. I Consorzi di Comuni e le Comunità montane
contraggono la loro domanda anche se in misura meno accentuata
rispetto alle Amministrazioni comunali (-27,0% in numero e -16,3%
in valore). In flessione appare anche la disponibilità ad investire
delle Amministrazioni dello Stato (-26,7% in valore con un numero
di gare stazionario), dalle Province (-46,4% in numero e -6,1% in
valore) e dagli ex IACP (+53,1% in numero e -78,8% in valore). Una
maggiore propensione all'acquisto di servizi di ingegneria e
architettura è evidenziata dalle Amministrazioni Regionali (+91,4%
in valore e +115,1% in numero), dalle aziende sanitarie e
ospedaliere (+ 63,4% in valore e -35,3% in numero), dalle
Università e degli enti di ricerca (+64,3% in valore e -36,0% in
numero), dalle società concessionarie e dai privati sovvenzionati
(+51,8% in valore e +31,8% in numero).
L'analisi territoriale, sempre nei primi dieci mesi, conferma le
difficoltà della domanda pubblica in tutte le grandi aree
geografiche del Paese con l'unica eccezione del nord ovest dove il
valore dei servizi richiesti risulta in aumento del 48,4% pur in
presenza di una contrazione numerica (-35,1%). Stazionario il
valore nei bandi pubblicati dalle amministrazioni del nord est,
mentre il numero scende del 43,7%.
A livello internazionale, il numero delle gare italiane pubblicate
sulla gazzetta comunitaria è praticamente invariato, passando dalle
380 dei primi dieci mesi del 2006 alle 383 dello stesso periodo
dell'anno in corso; invece, nell'insieme degli altri paesi
dell'Unione Europea il mercato è cresciuto dell'8,1% (11.857 bandi
nel gennaio-ottobre 2006 e 12.822 nei primi dieci mesi di
quest'anno). L'incidenza del nostro Paese sul mercato europeo della
domanda pubblica di ingegneria e architettura continua ad
attestarsi su quote del tutto modeste: 3,0% nei primi dieci mesi
del 2007, di gran lunga inferiore alle quote dei primi paesi
industrializzati (Francia 37,8%, Spagna 12,8%, Gran Bretagna 7,5%,
Germania 7,4%), e comunque più bassa o uguale a quella di paesi
recentemente entrate a far parte dell'Unione europea (Polonia 4,8%,
e Romania 3,2%).
La domanda indiretta che si esprime attraverso la pubblicazione
delle gare per l'affidamento congiunto di progettazione e
costruzione mostra un rallentamento anche nel mese di ottobre 2007:
le gare pubblicate sono 109 per un valore complessivo accertato di
785 milioni di euro. Nel confronto con ottobre 2006 il numero
cresce del 9,0% mentre il valore scende del 69,1%. Nei primi dieci
mesi sono state bandite nel complesso 1.004 gare per un importo
accertato di 8.652 milioni di euro: rispetto al 2006, un incremento
del 22,4% in numero e una flessione del 31,3% in valore.
Fonte: www.oice.it
© Riproduzione riservata