Con una lettera trasmessa il 14 novembre l’OICE ha contestato
alcuni bandi di gara per appalto integrato relativi ad interventi
per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, fra cui
quelli per il Palazzo del Cinema di Venezia, l’Auditorium di
Isernia, l’Aeroporto di Perugia, la nuova Città della Scienza di
Roma e il nuovo Auditorium di Firenze.
La lettera, firmata dal Vice Presidente Braccio Oddi Baglioni, è
indirizzata al responsabile del procedimento delle gare, Angelo
Balducci, Capo Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del
Turismo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, trasmessa
per conoscenza, fra gli altri, anche a Romano Prodi, ad Antonio Di
Pietro, al Presidente dell’Autorità per la vigilanza sui contratti
pubblici, oltre ai presidenti del Consiglio nazionale degli
ingegneri e degli architetti. La questione riguarda diversi appalti
di progettazione esecutiva e costruzione.
L’OICE contesta che siano stati posti a base di gara dei progetti
preliminari chiedendo in fase di offerta il progetto definitivo;
ciò appare in palese violazione della normativa vigente che non
consente, stante la sospensione dell’articolo 53 del Codice, di
appaltare sulla base del progetto preliminare. Viceversa occorre
applicare quanto previsto dall’articolo 19 della legge Merloni e
quindi appaltare ponendo a base di gara il progetto definitivo e
non chiedendo la presentazione in gara di tale progetto, come
previsto nei bandi.
La tesi OICE è supportata da due note, del Ministero delle
infrastrutture e della Presidenza del Consiglio, che concordano
sull’applicazione dell’articolo 19 della legge Merloni, in attesa
del regolamento della legge 109/94 e dell’entrata a pieno regime
della norma sospesa. D’altro canto, si legge nella lettera, la
norma della 109, nel prevedere l’appalto di progettazione esecutiva
e realizzazione, appare perfettamente in linea con le disposizioni
comunitarie emanate dall’ ‘89 in poi, che sono state riprodotte,
tali e quali, nella recente direttiva 2004/18.
L’OICE chiede quindi, per evitare possibili contenziosi e
conseguenti gravi ritardi dei progetti, di modificare i bandi di
gara prevedendo che sia posto a base di gara il progetto
definitivo.
Fonte: www.oice.it
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