La legge è stata duramente contestata dalla minoranza di
centrodestra, che ha abbandonato l’aula prima del voto.
”Siamo di fronte ad una legge sull’esproprio. Da oggi gli
interventi di edilizia residenziale dei privati dovranno garantire
il 10 per cento di edilizia pubblica una norma incredibile, la
Regione Liguria impone un onere a carico di chiunque realizzi
edilizia residenziale, che sarà tenuto a costruire, a sue spese, le
case per l’ex Iacp”, dice Franco Orsi, consigliere forzista, e
vicepresidente del Consiglio regionale, che questa mattina ha
duramente attaccato in aula la legge, sostenendo che
“non sta in
piedi” e prevedendo, nell’arco di poco tempo, effetti
disastrosi, anche nel campo degli ampliamenti legati all’attività
agrituristica.
Continua Orsi:
“Dopo il 2008, anno in cui la norma viene attuata in via
transitoria, i Comuni saranno obbligati dalla Regione ad applicare
nei rispettivi piani regolatori il principio secondo il quale il 10
per cento dell’edilizia residenziale è destinata a quella pubblica:
un obbligo che, naturalmente, si ripercuote sui privati.
L’adempimento riguarda anche Comuni a forte vocazione turistica,
come Portofino”.
Conclude il consigliere:
In questa Regione non c’è un vero assessore all’urbanistica né
una vera programmazione del territorio: le decisioni di fondo
vengono presi nei provvedimenti settoriali.
Per Gino (Forza Italia), relatore di minoranza alla legge,
“questa norma, oltre che demagogica, è particolarmente scorretta
soprattutto nell’ambito del processo di dismissione del patrimonio
regionale delle Asl liguri: la Regione sta facendo le aste per
vendere terreni edificabili e contestualmente modifica il valore di
questi terreni truffando i potenziali acquirenti”.
a cura di www.regione.liguria.it
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