Il rapporto di stima tra il Consiglio nazionale dei Geometri e il
ministro
Francesco Rutelli verrà consolidato in un incontro
che si svolgerà nella sede del Ministero per i beni e le attività
culturali a conferma del fatto che le notizie che sono state
diffuse al
convegno organizzato dal Fondo italiano per
l’ambiente, che si è svolto ad Assisi, non hanno intaccato la
stima anzi, possibilmente, hanno rafforzato l’impegno alla
collaborazione.
A tal proposito il presidente del Consiglio nazionale geometri,
Piero Panunzi, ha inviato una lettera di chiarimento
direttamente al ministro, Francesco Rutelli, in cui ha dichiarato
la piena disponibilità alla collaborazione. Il contenuto, inoltre,
della comunicazione riguarda le affermazioni di Rutelli, sostenute
ad Assisi appunto, circa il lavoro svolto dai geometri che non
erano state accettate di buon grado. Essendo il Consiglio
nazionale, consapevole del lavoro svolto fino ad oggi dai geometri
che non corrisponde alle dichiarazioni tenute da Rutelli, ha
preferito non creare ulteriore polemica ma precisare alcune
questioni, prima su tutte il fatto che i geometri sarebbero gli
autori dei mali del paesaggio.
Il presidente ha, infatti, affermato che “il geometra non è
accondiscendente nei confronti dei suoi clienti, permettendo loro
di fare quanto desiderato. Egli opera nel rispetto delle leggi”
specificando che i progetti devono essere approvati dalle autorità
preposte al rilascio dei nullaosta, dei permessi e delle
autorizzazioni, e ciò accade dal 1942. Aggiunge, inoltre, “il
geometra è un tecnico che lavora all’aperto, misura e scandaglia il
territorio, lo rappresenta graficamente, ne conosce le vocazioni e
le criticità” rammaricandosi del fatto che le loro competenze sono
state limitate dall’edilizia minore. La diretta conseguenza
dichiarata del presidente è “quindi, nessuna responsabilità può
essere posta a suo carico in relazione alle grandi problematiche
lamentate ad Assisi, in occasione del convegno Fai e che
costituiscono la vera piaga dell’ambiente in Italia: periferie
super edificate, divenute focolai della emarginazione e del
disagio; iper centri commerciali; industrie inquinanti; cave che
feriscono i versanti, discariche, centri direzionali e residenziali
volani di speculazioni” in cui il geometra non c’entra nulla.
Il ministro Rutelli, in risposta, ha dichiarato che “non penso che
i rappresentanti di una professione seria, concreta ed affidabile
come i geometri possano abboccare a qualche titolo di giornale.
Quei titoli sono certamente l’indizio di un pregiudizio verso la
vostra categoria, e non vanno sottovalutati” riferendosi
soprattutto al fatto che le sue parole sono state estrapolate da un
discorso più ampio.
L’incontro chiarificatore dovrebbe quindi svolgersi entro i primi
dieci giorni di dicembre in cui si ascolteranno i suggerimenti di
entrambe le parti al fine di giungere a risultati positivi. .
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