Cresce meno del previsto il mercato immobiliare in Italia, ma il
fatturato complessivo nel 2007 registrerà comunque un incremento
del 5% rispetto al 2006. E' questa la previsione contenuta nella
ricerca realizzata dall'Eurispes che ha fotografato anche
l'andamento dei trend nelle principali città italiane.
Per quanto riguarda Roma, i listini “potrebbero essersi
stabilizzati dopo la fase ascendente inaugurata nel 1997”. Restano
invece “frizzanti” i prezzi a Milano - anche se si allungano
i tempi di contrattazione - mentre, tra le altre principali città
italiane, a Torino è prevista una crescita del mercato
concentrata nelle zone centrali.
A Venezia il mercato risulta invece statico. Nella capitale,
nel 2007 le aree centrali di pregio (5.390 euro/metri quadrati)
perdono - secondo il monitoraggio Eurispes - lo 0,37% rispetto al
2006, mentre le aree del centro più economiche restano stabili a
2.860 euro/mq, le aree semi centrali arretrano dello -0,96% a 3.080
euro/metri quadrati e la periferia di pregio raggiunge i 3.300
euro/metri quadrati (-0,61%). Analizzando le situazioni nelle
grandi aree urbane italiane, Genova risulta la città dove si
acquista di più nei quartieri residenziali.
A Bologna il mercato è in stand-by ma sembra “tenere”. A
Firenze, il mercato residenziale si avvia a chiudere il 2007
con una lieve diminuzione.
Per quanto riguarda l'Italia meridionale, a Bari il
mercato tiene, “ma a macchia di leopardo”, “poco dinamico” è invece
giudicato l'andamento del mercato a Catania, mentre a
Napoli la “flessione” è evidente, al contrario di
Palermo dove è “buona la compravendita delle abitazioni”. A
Cagliari, il settore risulta “equilibrato”.
Nel primo semestre del 2007, gli scambi nel mercato della casa sono
calati, secondo i dati dell'Agenzia del territorio, del 3,4% su
base annua. La flessione riguarda anche i prezzi che crescono meno:
+6,9% su base annua nei capoluoghi (+26,5% dal 2004), +6,4% (+23,2%
dal 2004) negli altri Comuni. L'istituto specializzato di Unicredit
Group, Unicredit Banca per la Casa ha segnalato inoltre - spiega la
ricerca - un calo del 3,73% nella erogazioni di mutui per la prima
casa. .
Fonte: www.demaniore.it
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