Il D.Lgs. n. 52/2004 che prevede l’obbligatorietà delle
fatture
in formato elettronico per tutti coloro che hanno
rapporti
economici con le amministrazioni statali, entrerà in vigore con
la Finanziaria 2008.
L’emissione, la trasmissione, la conservazione e l’archiviazione
delle fatture, infatti, anche sotto forma di note, conto e
parcelle, dovranno essere
effettuate solo on-line; la data
effettiva in cui questo provvedimento verrà messo a regime ancora
non è stata comunicata ma avverrà con un decreto del ministero
dell’economia di concerto con il ministero per le riforme e le
innovazioni nella pubblica amministrazione.
Lo stesso documento stabilirà anche la data in cui inizierà il
divieto alla ricezione, accettazione e trasmissione delle fatture
cartacee e il conseguente rifiuto al pagamento delle stesse, anche
parziale, fino a che non viene inviata la fattura elettronica. Con
molta probabilità la nuova procedura avrà un
inizio scaglionato
in base al volume d’affari di ogni azienda: secondo le
dichiarazioni Iva sono 890 mila le aziende che dichiarano 80 mila
euro, 645 mila quelle con reddito tra 80 mila e 500 mila, 150 mila
quelle che dichiarano sino a 1 milione di euro, 133 mila quelle che
dichiarano fino a 2,5 milioni di euro e solo 10300 quelle con
reddito sopra i 25 milioni di euro.
La Finanziaria 2008, ai commi 41 e 45 dell’art. 5, detta, quindi,
le direttive, in linea peraltro con le raccomandazioni della
Commissione europea, per l’attuazione del procedimento, iniziato
nel 2004 con un DPCM, mentre al comma 46 indica il comportamento
che devono tenere le varie regioni in merito all’adeguamento, con
l’auspicio che adottando questo sistema si possa contribuire alla
diffusione della fatturazione elettronica nelle relazioni tra
imprese. Le fatture, secondo quanto prescritto, verranno trasmesse
dai fornitori attraverso il Sistema di interscambio, istituito e
amministrato dal ministero dell’economia che, comunque nominerà un
gestore con un decreto emanato entro marzo 2008, e successivamente
verranno dallo stesso Sistema inviate all’amministrazione che,
inoltre, gestirà i dati in forma aggregata e i flussi informativi
in modo da favorirne l’inserimento nei sistemi di monitoraggio
della finanza pubblica.
Il risparmio derivante dall’utilizzo di queste fatture elettroniche
sarà consistente tant’è che il presidente di Sogei,
Gilberto
Ricci, ha illustrato nel corso del convegno dell’Abi intitolato
“Cbi2, fattura elettronica e financial value chian: dalla teoria
alla pratica” i dati elaborati da quattro agenzie fiscali secondo i
quali, dal 2001 al 2006, soprattutto per l’Agenzia delle entrate,
l’aumento delle fatture ricevute è stato molto cospicuo:
l’eliminazione, quindi, dell’invio cartaceo porterà un risparmio di
circa 10 miliardi di Euro.
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