INDISPENSABILE LA RIFORMA

07/12/2007

“Riteniamo assolutamente fondamentale, se si vuole davvero dare il via, anche nel nostro Paese, a una fase di vera apertura e corretta competizione nei mercati, che il disegno di legge Lanzillotta sulla riforma dei servizi pubblici locali esca rapidamente dallo stallo in cui si trova da oltre un anno e mezzo.”
Con queste parole il presidente dell’Ance Paolo Bozzetti ha commentato la notizia, riportata oggi dai maggiori quotidiani nazionali, secondo la quale l’emendamento relativo alla riforma dei servizi pubblici locali rischia di uscire dalla Finanziaria 2008.

“Sarebbe una scelta molto grave, oltre che contraddittoria rispetto agli stessi obiettivi dichiarati con forza da questo Esecutivo - ha detto ancora Buzzetti - escludere dalla manovra un provvedimento che, restituendo il corretto assetto concorrenziale al mercato dei servizi pubblici locali nel nostro Paese, avrebbe il risultato di garantire importanti risparmi e maggiore efficienza e qualità ai cittadini.”
Ragioni per le quali l’Ance ha espresso sin dal primo momento pieno appoggio e condivisione per il ddl messo a punto dal ministro per gli Affari regionali Linda Lanzillotta, che stabilisce paletti precisi all’azione dei servizi pubblici locali, prevedendo tra l’altro l’obbligo di affidarne tramite gara la gestione, con l’unica eccezione dei servizi idrici, e di rimettere in gara alla loro scadenza gli affidamenti ottenuti tramite concessioni in via diretta.
Ma non meno fondamentali sono le misure del provvedimento che, obbligando le società di gestione dei servizi a realizzare i lavori di loro competenza solo attraverso gare, mettono finalmente fine alla pesante distorsione provocata dai lavori in house.

“Quello dei lavori in house - ha spiegato il presidente dell’Ance - rappresenta un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante, contro il quale ci siamo mossi da tempo, non solo attraverso denunce al Governo e alle forze politiche, ma anche mettendo in campo una vasta controffensiva legale nelle competenti sedi italiane e europee. Siamo di fronte, infatti, a una palese e grave violazione sia dei principi della libera e corretta concorrenza nel mercato dei lavori pubblici che delle leggi nazionali ed europee che regolano il settore.”
“Rimandare ulteriormente o, peggio, far naufragare il varo di questo provvedimento - ha concluso Buzzetti - significherebbe di fatto continuare a privilegiare, a scapito delle imprese e del mercato, i soggetti che sfruttano indebitamente da anni le proprie posizioni di monopolio.” .

Fonte: www.ance.it


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