Gare bandite da stazioni appaltanti pubbliche per servizi di
ingegneria, iniziative di project financing e appalti di lavori con
progettazione. Si consolida il ridimensionamento della domanda
pubblica. Ribassi nelle aggiudicazioni.
Secondo l'ultimo aggiornamento mensile dell'Osservatorio
OICE-Informatel, novembre chiude i primi undici mesi dell'anno,
nel settore degli appalti pubblici di ingegneria e architettura,
ancora in negativo rispetto allo stesso periodo dell'anno
scorso.
Le gare indette nel mese di novembre sono state infatti 424 (di cui
54 sopra soglia) per un importo complessivo di 52,0 milioni di euro
(di cui ben 34,8 sopra soglia). Al modesto incremento del valore
rispetto a novembre 2006, pari all'1,9% (+6,3% sopra soglia e -5,8%
sotto soglia), corrisponde una riduzione del 18,6% del numero dei
bandi (+45,9% sopra soglia e -23,6% sotto soglia).
Da gennaio a novembre risultano bandite complessivamente
4.763 gare per 618,6 milioni di euro. Al confronto
con i primi undici mesi del 2006 risulta una flessione in numero
del 33,9% (+4,8% sopra soglia e -36,3% sotto soglia) e in
valore del 13,1%.
Rispetto alla media dell'importo messo in gara nel Paese nei primi
11 mesi di ogni anno dal 2002 al 2006, escludendo il 2004 perché
caratterizzato da una flessione abnorme, si assiste ad un
ridimensionamento della domanda pubblica di 153 milioni di euro
(-17,9%), che, se si tiene conto della dinamica inflativa
settoriale risulta del 26,1% in termini reali.
Questo grave ridimensionamento del mercato si riflette sul prezzo a
cui le gare vengono aggiudicate: il ribasso medio nelle
aggiudicazioni rilevate dall'Osservatorio nei primi undici mesi è
stato del 28,7% sull'importo a base d'asta, 4 punti in più di
quello dello stesso periodo del 2006 (24,7%) e 5,6 in più rispetto
al 2005 (23,1%).
"Prendiamo atto del ridimensionamento del mercato, che ha cause ben
note che denunciamo puntualmente (in primo luogo la crescente
tendenza all'in house engineering) - ha dichiarato Nicola
Greco, presidente Oice - ma salutiamo positivamente la recente
circolare del ministero Infrastrutture sulla progettazione, che ha
dato una prima risposta ad esigenze di trasparenza e di certezza,
evidenziando l'opportunità, per le stazioni appaltanti, di
utilizzare il sistema dell'offerta economicamente più vantaggiosa
invece del massimo ribasso, che penalizza la qualità delle offerte.
Rimangono ancora da risolvere importanti nodi della legislazione
primaria - ha aggiunto Greco - quali, ad esempio, la disciplina del
project financing, per la quale occorre trovare un rimedio urgente
a due problemi: la soppressione del diritto di prelazione che sta
deprimendo la capacità propositiva delle iniziative da parte dei
promotori; la necessità di garantire una maggiore stabilità delle
condizioni intorno alle quali si devono strutturare le iniziative
da proporre alle amministrazioni. Gli interventi in project
financing - ha concluso - saranno ulteriormente penalizzati dalla
norma, che si sta per introdurre con la finanziaria, che limita
fortemente la deducibilità degli interessi passivi a fini Ires e
che renderà problematici i piani finanziari di lungo periodo".
L'analisi dei bandi pubblicati nel periodo gennaio-novembre
dalle diverse stazioni appaltanti conferma la forte riduzione di
attività delle Amministrazioni Comunali che, rispetto allo stesso
periodo del 2006, riducono la loro domanda del 40,4% in numero e
del 53,3% in valore: in termini assoluti ben 190,5 milioni di euro
rispetto al 2006. Analizzando la domanda dei Comuni secondo la loro
dimensione demografica, si rileva che la flessione interessa sia i
piccoli che i medi e i grandi Comuni. In particolare nei Comuni con
più di 100.000 abitanti il valore dei servizi richiesti nei primi
11 mesi del 2007 rappresenta appena il 12% circa dell'importo
rilevato nel corrispondente periodo dell'anno precedente. I
Consorzi di Comuni e le Comunità montane contraggono la loro
domanda anche se in misura meno accentuata rispetto alle
Amministrazioni Comunali (-25,4% in numero e -9,9% in valore). In
flessione appare anche la disponibilità ad investire delle
Amministrazioni dello Stato (-11,7% in valore e +11,8% in numero) e
degli ex IACP (+90,2% in numero e -56,1% in valore).
Una maggiore propensione all'acquisto di servizi di ingegneria e
architettura è evidenziata dalle Amministrazioni Regionali (+55,9%
in valore e +103,8% in numero), dalle Amministrazioni Provinciali
(+10,3% in valore e -47,4% in numero), dalle aziende sanitarie e
ospedaliere (+26,5% in valore e -38,0% in numero), dalle Università
e dagli enti di ricerca (+69,2% in valore e -42,3% in numero),
dalle società concessionarie e dai privati sovvenzionati (+45,7% in
valore e +11,7% in numero).
L'analisi territoriale, sempre nei primi undici mesi, mostra
situazioni fortemente diversificate. Mentre nel Nord Ovest, pur in
presenza di una contrazione numerica consistente (-34,6%), il
valore dei servizi richiesti risulta in forte aumento (+52,1%) e
nel Nord Est i bandi, diminuiti in numero (-39,6%), risultano
sostanzialmente stazionari in valore, nelle altre aree del Paese si
assiste ad un forte ridimensionamento: nell'Italia Centrale -23,1%
in numero e -35,5% in valore; nell'Italia Insulare -36,2% in numero
e -15,9% in valore; nell'Italia Meridionale -34,0% in numero e
-15,6% in valore.
A livello internazionale, il numero delle gare italiane pubblicate
sulla gazzetta comunitaria ha avuto un modesto aumento, passando
dalle 417 dei primi undici mesi del 2006 alle 437 di quest'anno
(+4%); nell'insieme degli altri paesi dell'Unione Europea il numero
è cresciuto del 9,4% (12.453 bandi nel gennaio-novembre 2006 e
13.627 quest'anno). L'incidenza del nostro Paese sul totale europeo
continua ad attestarsi su quote molto modeste: 3,1% nei primi dieci
mesi del 2007, di gran lunga inferiore alle quote dei primi paesi
industrializzati (Francia 37,4%, Spagna 12,9%, Gran Bretagna 7,6%,
Germania 7,5%), e comunque più bassa o uguale a quella di paesi
recentemente entrati a far parte dell'Unione Europea (Polonia 4,8%
e Romania 3,2%).
In diminuzione anche la domanda indiretta di progettazione che si
esprime attraverso la pubblicazione delle gare per l'affidamento
congiunto di lavori e servizi di ingegneria. Nei primi undici mesi
sono state indette 1.075 gare per un importo accertato di 8.954
milioni di euro, con una drastica riduzione rispetto al 2006 del
30,4% in valore.
Fonte: www.oice.it a cura di Luigi Antinori responsabile
Ufficio Gare e Osservatorio Oice
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