L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Novembre 2007;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Novembre
2007 sul valore di 131,3 con una piccola variazione
positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello +0,400% e quella annua
dell’2,3%. Ai fini della determinazione del trattamento
di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15
Novembre 2007 ed il 14 Dicembre 2007, occorre rivalutare la
quota accantonata al 31 Dicembre 2006 dello 3,06893%. Per
quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al
75%, si è attestato all'1,725% e l'indice biennale al
3,075%.
In riferimento all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per
operai ed impiegati i compensi per le prestazioni
urbanistiche degli ingegneri e degli architetti devono essere
adeguati del 1541,20%.
L’Istat spiega che, nel mese di novembre 2007, per quanto
concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si
sono verificati nei capitoli Trasporti (+0,7%), Altri
beni e servizi (+0,6 %), Prodotti alimentari e bevande
alcoliche, Abitazione, acqua e elettricità e Mobili,
articoli e servizi per la casa (+ 0,5 % per tutti e tre).
Variazioni nulle si sono verificate nel capitolo Servizi
sanitari e spese per la salute.
Variazioni negative si sono registrate nel capitolo
Servizi ricettivi e di ristorazione (- 0,3 %).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati
nei capitoli Trasporti (+ 4,0 %), Prodotti alimentari e
Bevande alcoliche (+ 3,8 %), Mobili, articoli e servizi per
la casa e Altri beni e servizi (+ 2,8 % per
entrambi).
Variazione tendenziale negativa si è registrata nel capitolo
Comunicazioni (- 8,2 %).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti
tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle
città di Cagliari (+ 3,1 per cento), Palermo (+ 3,0 per cento),
L’Aquila, Potenza e Reggio Calabria (+ 2,8 per cento per tutte e
tre); quelli più moderati hanno riguardato le città di Trento (+
1,3 per cento), Firenze (+ 1,8 per cento) e Venezia (+ 1,9 per
cento).
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