Due importanti riconoscimenti per la politica della Regione in
difesa dell'ambiente. La Sardegna, infatti, figura al
primo posto per estensione di superficie forestale totale e,
conseguentemente, per la capacità di assorbimento di anidride
carbonica.
Nello stesso tempo, non è più agli ultimi posti nella classifica
nazionale relativa alla raccolta differenziata: ha infatti compiuto
un enorme passo avanti, che la colloca a ridosso delle regioni più
virtuose d'Italia.
Nel mese di maggio 2007 sono stati pubblicati ufficialmente i dati
relativi alla seconda fase dell'inventario nazionale foreste e
carbonio: l'isola, con un milione 213mila 250 ettari, è
prima in Italia per superficie boschiva.
Un polmone verde che consente di emettere massicce quantità di
ossigeno e, allo stesso tempo, di assorbire buona parte della CO2
presente nell'aria. Questo dato è emerso nel corso dell'ultima
seduta di Giunta dell'anno, durante la quale è stato approvato il
Piano forestale ambientale regionale che, per la prima
volta, è stato sottoposto alla procedura di valutazione ambientale
strategica, la quale ha comportato il confronto con tutti i
soggetti locali pubblici e privati.
Per quanto concerne la raccolta differenziata dei rifiuti solidi
urbani, si sta recuperando il gap del passato, che relegava la
Sardegna agli ultimi posti. Un record non invidiabile, che comporta
anche sanzioni pecuniarie da parte della Regione nei confronti dei
Comuni che non si sono ancora messi al passo con le disposizioni in
materia di riciclo. Ma il meccanismo di penalità e premialità sta
dando ottimi frutti, perché funge da stimolo per i Comuni.
Nel 2008 l'obiettivo è del 40%: la Giunta ha previsto un premio del
20% del costo di smaltimento per le amministrazioni comunali che lo
raggiungeranno nei prossimi dodici mesi. L'abbattimento del costo
salirà al 40% per i Comuni che riusciranno a smaltire il 50% dei
rifiuti prodotti.
Nel 2003 la Sardegna occupava l'ultimo posto nella graduatoria, con
un rapporto del 3,8% tra i rifiuti raccolti in maniera tradizionale
e quelli differenziati.
Attualmente l'isola è tra il 26 e il 27%, con una proiezione degli
ultimi mesi che la colloca sul 30%: sta in una posizione centrale,
ed è la prima tra le regioni del Mezzogiorno. L'obiettivo della
Giunta è quello di raggiungere la quota del 65% un anno prima del
2012, data fissata in ambito nazionale.
Fonte: www.regione.sardegna.it
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