Caro materiali: per ANCE a rischio attuazione PNRR
Tra prezzi alle stelle, materiali irreperibili e rallentamento produzioni la situazione è fuori controllo
L’attuale scenario internazionale, insieme alla carenza di materie prime, stanno innescando una situazione davvero complicata per i cantieri. Lo conferma anche ANCE, con l’allarme lanciato dal presidente Gabriele Buia: “Non possiamo più attendere: scarseggiano materiali e gli impianti di produzione stanno chiudendo. Occorrono subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese, altrimenti i cantieri del Pnrr anche per carenza di materie di prime si fermeranno tutti”.
Caro prezzi e attuazione PNRR: per ANCE la crisi rischia di essere irreversibile
Del caro materiali e del caro energia si lamentano tutte le imprese sul territorio italiano, da Nord a Sud, tra prezzi alle stelle e materiali introvabili: “si tratta di emergenze che le misure varate finora non possono in alcun modo arginare”, continua il Presidente dei costruttori.
A peggiorare la situazione, la recente crisi internazionale. Se i prezzi dei materiali di costruzione che già erano pressoché raddoppiati nell’ultimo anno, negli ultimi giorni sono ulteriormente schizzati. In particolare risultano ormai praticamente irreperibili, tra gli altri, bitume, acciaio e alluminio, se non a costi insostenibili. Inoltre il rialzo dei costi di gas e carburante sta mettendo in ulteriore difficoltà i trasporti e la gestione delle consegne.
Il rischio di chiudere? Diventa sempre più concreto, se non ci sarà un intervento del Governo. Come spiega Buia, in assenza di contromisure necessarie come l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure efficaci di compensazione degli aumenti subiti, nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere che gli sono state commissionate, con l’ipotesi neanche troppo lontana che il PNRR possa rimanere solo sulla carta.
Conclude Buia: “Siamo consapevoli della gravità del momento e delle difficoltà che il Governo sta gestendo anche sul piano internazionale per porre fine quanto prima al conflitto ucraino, ma il grido di allarme dei nostri territori non si può più ignorare e merita risposte concrete e immediate”.