Bilancio negativo per il mercato pubblico dei servizi di
ingegneria e architettura nel 2007. Secondo l'aggiornamento al 31
dicembre dell'Osservatorio Oice/Informatel, nell'intero anno
risultano indette in totale 5.211 gare per complessivi 671,6
milioni di euro. Il
confronto con il 2006 è in rosso: il
numero dei bandi si riduce del 31,9% (+4,3% sopra soglia e -34,3%
sotto soglia) e il loro valore diminuisce del 10,8% (-12,1% sopra
soglia e -8,1% sotto soglia).
Le gare rilevate nel mese di dicembre 2007 hanno registrato un
recupero, insufficiente però a invertire l'andamento dell'anno:
sono state 448 (di cui 44 sopra soglia) per un importo complessivo
di 52,9 milioni di euro (di cui 33,7 sopra soglia). Il confronto
con il mese di dicembre 2006 evidenzia una modesta riduzione
(-0,2%) del numero dei bandi e un aumento pari al 29,5% del valore
(+38,9% bandi sopra soglia e -15,7% sotto soglia).
Confrontando il valore totale dei bandi del 2007 con il valore
medio annuo del quinquennio 2002-2006, pari a 771,2 milioni di euro
in termini monetari, si rileva una
contrazione della domanda del
12,9% in termini monetari e del 21,6% in termini reali.
Il ridimensionamento del mercato si riflette sui maggiori ribassi
con i quali le gare vengono aggiudicate: il ribasso medio rilevato
nelle gare aggiudicate nel 2007, pari al 28,7%, è il valore più
elevato dall'anno 2000 (nel 2006 è stato 24,9%).
"L'auspicio è che il nuovo anno confermi l'inversione di tendenza
che registriamo da alcuni mesi. Purtroppo - ha dichiarato
Nicola
Greco, presidente Oice - i primi segnali non sono confortanti:
in particolare preoccupa il caos che sta determinandosi nel settore
delle norme tecniche con il recente decreto mille proroghe, che ci
auguriamo sia risolto al più presto con la pubblicazione in
gazzetta delle nuove norme, così da evitare che trovino
applicazione quelle del 2005. Occorre poi risolvere, più in
generale, la brusca frenata del settore della finanza di progetto,
dopo la soppressione del diritto di prelazione a favore del
promotore. In questo caso ritengo che si debba cogliere l'occasione
per semplificare la farraginosa procedura del promotore e per dare
maggiore certezza agli operatori coinvolti: in parlamento sono in
discussione alcune proposte di legge sull'argomento, ma anche
nell'annunciato terzo decreto correttivo - ha concluso Greco - si
potrebbe trovare una rapida via per l'approvazione di alcune
importanti modifiche".
Tornando all'osservatorio e confrontando i dati raggiunti dai
diversi enti appaltanti nell'ultimo anno con la media annua del
quinquennio precedente si rileva che, a parità di potere
d'acquisto, il valore nel 2007 si riduce: del 55,8% per
l'amministrazione statale, del 25,4% per le amministrazioni
comunali, del 18,3% per le amministrazioni provinciali, del 17,9%
per le aziende sanitarie e ospedaliere, del 15,4% per i consorzi di
comuni e le comunità montane, del 12,4% per le università e gli
enti di ricerca, del 14,5% per le società concessionarie e i
privati sovvenzionati e del 3,1% per gli ex Iacp. Solo le
amministrazioni regionali evidenziano, a livello nazionale, un
incremento, peraltro contenuto, dei volumi dei servizi richiesti
(+5,3%).
L'analisi territoriale dei bandi posti in gara nel 2007 mostra
situazioni fortemente diversificate nel confronto con il 2006. Nel
Nord Ovest, pur in presenza di una contrazione numerica consistente
(-32,4%), il valore dei servizi richiesti risulta in aumento
(+51,8%) e nel Nord Est i bandi, diminuiti in numero (-38,9%),
risultano sostanzialmente stazionari in valore (+0,5%). Nel resto
del paese sono in forte flessione: nell'Italia Centrale (-21,9% in
numero e -31,5% in valore), nell'Italia Insulare (-32,7% in numero
e -17,7% in valore) e nell'Italia Meridionale (-31,9% in numero e
-13,8% in valore).
Il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria
passa dalle 461 unità del 2006 alle 481 del 2007 (+4,3%), mostrando
una dinamica molto più contenuta rispetto a quella registrata dalle
altre nazioni dell'Unione Europea (+9,4% come risultato della
pubblicazione sulla gazzetta comunitaria di 13.685 bandi nel 2006 e
di 14.966 bandi nello scorso anno). L'incidenza del nostro paese
sul totale continua ad attestarsi su quote del tutto modeste: 4,5%
nel 2004, 4,1% nell'anno 2005, 3,3% nel 2006 ed, infine, 3,1% nel
2007, risultando di gran lunga inferiore alle quote delle nazioni
di paragonabile rilevanza economica (Francia 37,4%, Spagna 12,6%,
Gran Bretagna 7,7%, Germania 7,6%) e più bassa anche di quella
registrata dalla Polonia (4,7%) e analoga a quella delle nazioni
recentemente entrate a far parte dell'Unione (Romania 3,1%).
La domanda indiretta che si esprime attraverso la pubblicazione
delle gare per l'affidamento congiunto di lavori e servizi di
ingegneria, nonostante la tendenza positiva rilevata in dicembre
(rispetto a dicembre 2006 +80,4% in numero e +491,6% in valore),
rispetto all'intero 2006 risulta in flessione; nell'anno appena
passato sono state bandite 1.158 gare per un importo accertato di
10.203 milioni di euro, rispetto al 2006 +22,9% in numero e -22,0%
in valore. In dettaglio nel 2007 risultano bandite:
- 146 gare di project financing (ex artt. 37 bis e quater
L.109/94) per un importo di 3.162 milioni di euro, rispetto al 2006
+13,2% in numero e -32,2% in valore;
- 165 gare per concessioni di costruzione e gestione ex art. 19
L.109/94 per un importo di 874 milioni di euro(-1,2% in numero e
-78,8% in valore);
- 739 gare per appalti integrati per un valore di 3.626 milioni
di euro (+50,8% in numero e +83,8% in valore);
- 104 gare di appalto concorso per un valore di 862 milioni di
euro (-31,6% in numero e +20,5% in valore);
- 4 gare di general contracting, la stessa quantità verificata
nel 2006, per un valore complessivo di 1.679 milioni di euro
(+3,9%).
Fonte:
www.oice.it a cura di Luigi Antinori responsabile
Ufficio Gare e Osservatorio Oice
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