Il 16 gennaio scorso, il Presidente della Repubblica
Giorgio
Napolitano ha firmato il
decreto legislativo correttivo del
decreto legislativo n. 152/2006 recante: “Norme in materia
ambientale”.
Giunge, così, a conclusione un iter iniziato nel giugno 2006 e
segnato da ripetuti “passaggi” nelle commissioni di Camera e
Senato, in Conferenza Stato-Regioni e in Consiglio di Stato.
Ricordiamo che si tratta del secondo decreto correttivo che fa
seguito a quello di cui al decreto legislativo 8 novembre 2006, n.
284 con cui furono disposte:
- la proroga delle Autorità di bacino nelle more della
costituzione dei distretti idrografici di cui al titolo II della
Parte terza del presente decreto e della revisione della relativa
disciplina legislativa con un successivo decreto legislativo
correttivo;
- la soppressione dell’Autorità di vigilanza sulle risorse
idriche e sui rifiuti;
- la proroga da sei a 12 mesi del termine per
l’adeguamento dello Statuto del Consorzio nazionale imballaggi
(Conai) ai principi contenuti nel decreto, in particolare a quelli
di trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità, nonché quelli
di libera concorrenza nelle attività di settore.
Il nuovo decreto, già firmato dal capo dello Stato e che è in
attesa di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, contiene
rilevanti novità nella gestione delle terre e rocce da scavo,
nonche` per i procedimenti di VIA e VAS ed in particolare alcuni
argomenti he vengono modificati cpn il nuovo decreto di modifica
sono:
- valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale
strategica;
- difesa del suolo e tutela delle acque;
- gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati;
- tutela dell'aria e riduzione delle emissioni in atmosfera;
- risarcimento del danno ambientale.
Ricordiamo, in ultimo, che per quanto riguarda la valutazione di
impatto ambientale e la valutazione ambientale strategica, il
“correttivo unificato” recepisce gli interventi della Comunità
Europea, allargando il campo di applicazione delle procedure alle
quali sono sottoposti i piani e i programmi relativi ad interventi
di telefonia mobile e tutti le opere strategiche nelle quali il
progetto definitivo si discosta sensibilmente da quello
preliminare.
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