Una Chiesa, un teatro, alloggi ed uffici, una centrale elettrica,
vari impianti ed officine ed un idrovora all'interno del Parco
regionale naturale di Molentargius-Saline, a Cagliari.
La Regione Sardegna diventa proprietaria di un grande
compendio industriale per l'estrazione del sale marino dall'acqua
con specchi d'acqua utilizzati sin dal 1830 e circa trenta
strutture che rappresentano la cosiddetta “la Città del Sale”
impiantata alla fine degli anni Venti.
L'intesa è stata siglata dal presidente della Regione, Renato
Soru, dal Direttore dell'Agenzia del Demanio, Elisabetta
Spitz, e dal direttore dell'amministrazione dei Monopoli di
Stato, Fabio Carducci, sulla base dell'articolo 14 dello
Statuto sardo, che prevede il trasferimento a titolo gratuito dei
beni governativi non piu' utilizzati dallo Stato.
Negli oltre circa 1.500 ettari del Parco sorgono impianti e
fabbricati in stile Liberty che hanno ospitato uffici della
direzione delle Saline, abitazioni per gli impiegati ed operai,
falegnameria, torneria, impianti per i sali di potassio, del bromo
e per la purificazione del sale (Sali Scelti), nonche' tutti quegli
impianti per la movimentazione delle acque all'interno delle
vasche.
Si tratta del cosiddetto “recinto fiscale”, con cui si conclude
l'acquisizione di tutti i beni facenti parte delle Saline dello
stagno di Molentargius ed a cui si aggiunge il “Padiglione Nervi”
(già nella disponibilità della Regione) utilizzato, in passato,
come magazzino per il sale, che è stato prodotto sino al 1985.
Oggi gli edifici della Città del Sale risultano in parte
abbandonati, anche se vengono ancora utilizzati la vecchia
direzione (sede degli uffici della Direzione dell'Azienda Autonoma
Monopoli di Stato) e l'edificio “Sali Scelti” (attuale sede del
Parco).
Gli immobili saranno utilizzazti dall'ente Parco per sviluppare sia
l'attività turistico-ambientale che per implementare progetti,
anche privati, legati alla ricerca farmacologica, alla tutela
floro-faunistica e al benessere (beauty farm, talassoterapia,
ecc.).
Tra i programmi della direzione del Parco anche la ripresa
dell'estrazione del sale marino in forma industriale. Anche se la
Regione intende discutere con le amministrazioni interessate e con
un concorso di idee il migliore utilizzo degli immobili delle
Saline per assicurarne la valorizzazione e la fruizione da parte
dei visitatori.
Fonte: www.demaniore.it
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