“Dal tono risentito e poco elegante usato da
Antonio Di
Pietro capisco di avere colpito nel segno. La realizzazione del
passante ferroviario oggi è possibile solo grazie alle
risorse impegnate dal governo Berlusconi - e lui questo lo sa bene
- e occultate successivamente dal governo Prodi”. Così commenta il
sindaco di Palermo,
Diego Cammarata, le dichiarazioni del
ministro delle Infrastrutture.
“Di Pietro finge - prosegue Cammarata - di dimenticare che come un
prestigiatore fece scomparire queste risorse a ridosso della mia
campagna elettorale per farle miracolosamente ricomparire in queste
settimane, durante la sua campagna elettorale che viene aperta a
Palermo con questa sceneggiata. Questi sono i fatti: quanto al
resto, polemiche e volgarità, non rispondo. Ciascuno ha il suo
stile”.
La replica del Ministro, ex magistrato di mani-pulite, non s’è
fatta attendere.
“Invito Cammarata a presentarsi davanti ad un giurì d'onore insieme
a me per dimostrare in quale capitolo, in quale cassetto, stavano
quei soldi. E se si dimostra, come è dimostrato per tabulas, che
quei soldi non c'erano, invito Cammarata ad andarsene in pensione
in un'isola deserta”.
Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro a
Trapani, replicando al sindaco di Palermo
A stemperare i toni ci prova l’ex ministro
Pietro
Lunari.
“I fondi ci sono sempre stati sin da quando venne bandita la
gara”.
Lo afferma l'ex ministro per le infrastrutture, Pietro Lunardi,
intervenendo sulla polemica tra l'attuale ministro Antonio Di
Pietro e il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, circa i fondi
relativi al finanziamento del passante ferroviario della città.
“Già in altre occasioni - aggiunge - ho ricordato che le Ferrovie
dello Stato hanno bandito nel 2003, durante il governo Berlusconi,
una gara - aggiudicata nel dicembre 2004 - per la realizzazione del
cosiddetto passante ferroviario di Palermo. E proprio in quella
occasione ho ricordato sempre che per bandire una gara per la
realizzazione di un'opera è necessario avere le risorse finanziarie
che ne garantiscano la copertura integrale”.
“Tre anni fa, quindi - sottolinea Lunardi - tutte le risorse erano
disponibili. Sono sicuro che il ministro Di Pietro è stato
informato male e, conoscendolo, sicuramente prenderà i giusti
provvedimenti nei confronti di chi ancora una volta lo ha indotto
in errore”.
© Riproduzione riservata