In un mercato in cui nel 2007 13.000 stazioni appaltanti hanno
bandito limitatamente alle gare di importo superiore a Euro
150.000:
• 18.956 gare nel settore del lavori;
• 8.257 gare nel settore dei servizi;
• 7.075 gare nel settore delle forniture;
• 4.059 gare per lavori servizi e forniture nei settori
speciali,
l’Authority è chiamata a combattere l’inefficienza delle PP.AA
riferita alla fase della progettazione, della selezione e
dell’esecuzione delle opere. Tale patologia comporta maggiori costi
e tempi più lunghi di esecuzione delle opere pubbliche, per cui è
necessario incentivare comportamenti virtuosi per promuovere la
concorrenza, dice Il Presidente dell’Authoriy nel corso della
Tavola rotonda su “Quale Rapporto tra Stato, Imprese e Mercato”
tenuta a Roma il 4 marzo scorso.
Tali criticità comportano anche riflessi negativi sulla presenza
delle imprese italiane nei mercati esteri, poiché dei 5,6 miliardi
di dollari banditi dalla Banca Mondiale nel periodo luglio
2003/giugno 2004 - per lavori, servizi e forniture - solo 61
milioni di dollari sono stati aggiudicati ad imprese italiane. Di
contro il mercato italiano risulta meno attraente per le imprese
straniere.
L’Autorità persegue - ha proseguito il presidente Giampaolino - “il
corretto funzionamento, l’economicità, l’efficacia, la tempestività
e la correttezza degli affidamenti dello Stato per garantire la
libera concorrenza, la parità di trattamento, la non
discriminazione, la trasparenza, la proporzionalità, la pubblicità,
e nei settori dei contratti pubblici non solo dei lavori, ma anche
dei servizi e delle forniture.”
L’attività di vigilanza dell’Autorità ha rilevato che il numero di
imprese qualificate è aumentato dal 2002 al 2006 del 44%, per cui
si conferma l’assenza di barriere all’entrata e la possibilità per
le imprese di concorrere per il mercato.
La vigilanza è svolta sistematicamente, tra l’altro, sul fenomeno
degli spostamenti delle imprese tra diversi organismi di
attestazione (SOA), sul fenomeno della cessione dei rami d’azienda
utilizzato da alcune imprese per eludere l’interdizione dal
mercato, nonché sugli stessi organismi di attestazione preposti a
garantire la sussistenza dei requisiti per l’esercizio
dell’attività.
Sul piano dell’ordinamento - dice Giampaolino - il codice dei
contratti pubblici ha delineato un nuovo rapporto tra Stato,
Imprese e Mercato per cui l’efficienza della P.A. diventa elemento
rilevante tra l’Italia e gli altri Paesi europei. Le norme che ora
reggono il settore e le funzioni che l’Autorità deve svolgere - ha
continuato Giampaolino - provengono per buona parte, se non per la
massima parte, dalla normativa comunitaria posta in essere per
favorire la concorrenza, lo sviluppo del mercato, le imprese.
Fonte: www.autoritalavoripubblici.it
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