È stato approvato nei giorni scorsi dall’Assemblea legislativa
dell’Emilia-Romagna l’"Atto di indirizzo e coordinamento sui
requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di
certificazione energetica degli edifici", in cui, oltre a essere
fissati criteri e procedure per il settore, è prevista la
realizzazione di un sistema informativo regionale di monitoraggio e
l’adozione di specifiche misure di sostegno e promozione.
A essere coinvolte non saranno solo le abitazioni - sia quelle
nuove che le ristrutturazioni - ma anche gli edifici utilizzati in
campo industriale, artigianale, agricolo e nel terziario. Si
tratta, come ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività
produttive Duccio Campagnoli, del “primo atto di attuazione del
Piano Energetico Regionale che darà un grande contributo al
risparmio energetico e darà avvio ad un forte processo di
innovazione nel settore abitativo. La Regione ha ora un quadro
normativo completo unico in Italia".
Gli obblighi di rendimento energetico previsti dalle direttive
comunitarie entreranno in vigore, secondo quanto stabilito dal
provvedimento regionale, a partire dal 1° luglio prossimo.
Contestualmente, vengono fornite nuove indicazioni per la
progettazione degli edifici e per la disciplina dei consumi
energetici nel periodo estivo, oltre a essere introdotto l’utilizzo
obbligatorio di fonti energetiche rinnovabili: per tutti gli
edifici nuovi o quelli oggetto di ristrutturazione integrale e/o
nuova installazione di impianti termici, viene stabilito infatti
che almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda sanitaria sia
coperto da fonti rinnovabili, dalle quali dovrà anche derivare
almeno 1 kW di energia elettrica per unità abitativa. Nel caso di
impossibilità tecniche in fase realizzativa, il provvedimento della
Regione prevede alternative quali l’utilizzo di una rete di
teleriscaldamento, l’adozione di impianti di micro-cogenerazione,
il collegamento a impianti di fonti rinnovabili comunali, grazie
anche all’incremento delle piattaforme fotovoltaiche sul territorio
previsto per i prossimi anni.
Le certificazioni riguarderanno edifici nuovi o integralmente
ristrutturati, edifici oggetto di compravendita a partire dal 2008,
singole unità immobiliari oggetto di compravendita (2009) e singole
unità immobiliari oggetto di locazione (2010), secondo un criterio
di classificazione in classi di qualità, dalla A+ a scendere.
Grazie all’approvazione dell’atto inoltre il certificato energetico
diviene obbligatorio per accedere agli incentivi che riguardino il
miglioramento della prestazione energetica dell’edificio, anche nel
caso di edifici pubblici dati in gestione a società di servizi. Il
certificato, di durata decennale, verrà rilasciato da un soggetto
accreditato dalla regione, secondo i criteri e requisiti riportati
nel documento.
a cura di www.regione.emilia-romagna.it/
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