Positivo e condivisibile, secondo l’Ance, il pragmatismo e
la concreta attenzione all’urgenza, ormai improrogabile, di
strategie e azioni mirate a un vero recupero di competitività del
sistema Paese.
Una competitività che oggi più che mai si gioca sull’avvio di
politiche finalmente orientate a una logica del risultato, capace
di superare gli steccati ideologici come pure la vischiosità della
burocrazia e delle sue procedure.
E’ questo il commento del presidente dell’Ance Paolo
Buzzetti, che, all’indomani della presentazione dei programmi
elettorali da parte di Pd e Pdl, esprime apprezzamento per il ruolo
centrale assegnato da entrambi i partiti alla questione
dell’ammodernamento infrastrutturale del Paese.
“Ritengo estremamente importante e positivo che sia nel programma
del Popolo delle libertà che in quello del Partito Democratico - ha
dichiarato Paolo Buzzetti - venga assegnata una valenza strategica
e prioritaria alla necessità di puntare all’adeguamento e al
rafforzamento della dotazione infrastrutturale per aumentare la
competitività del Paese.”
“Ma su questo punto voglio sottolineare con chiarezza - ha detto
ancora il presidente dell`Ance - che oltre alle grandi
infrastrutture strategiche è altrettanto urgente una diffusa
infrastrutturazione del territorio, condizione necessaria per
l’efficienza complessiva ed effettiva del Paese e per il rilancio
del tessuto delle piccole e medie imprese, volano di sviluppo
dell’economia nazionale.”
“Anche sul fronte fiscale - ha continuato Buzzetti - abbiamo
apprezzato le indicazioni, presenti nei programmi di entrambi i
partiti, orientate alla riduzione del prelievo, e in particolare la
proposta di tassazione separata dei redditi da locazione al 20%
che, come l’Ance da tempo sostiene, può favorire l’offerta di case
in affitto sul mercato.”
Per il settore delle costruzioni, tuttavia, l’Ance auspica un
utilizzo della leva fiscale in chiave moderna e davvero orientata
allo sviluppo e nello stesso tempo che lo Stato si faccia garante
di maggiore equità, certezza e stabilità nel tempo del
prelievo.
In tema di trasformazione e rinnovamento urbano, ha dichiarato il
presidente dell’Ance, “abbiamo apprezzato la nuova attenzione
rivolta in entrambi i programmi all’individuazione di strumenti e
di regole che favoriscano l’avvio di processi virtuosi capaci di
restituire qualità e vivibilità alle nostre città. Una questione
cruciale che, se verranno garantiti certezza delle regole e tempi
brevi all’attuazione dei programmi di trasformazione e
riqualificazione, potrà trasformarsi in un formidabile strumento di
crescita e rilancio per la competitività complessiva del Paese e
dell’economia.”
“Ma un altro elemento cruciale su cui si giocherà il benessere e
l’efficienza del Paese - ha proseguito il presidente dell’Ance - è
quello del risparmio energetico. Un tema importante su cui le
nostre imprese accettano la sfida dell’innovazione ma sul quale
chiedono tuttavia regole chiare, certe e univoche a livello
nazionale. Regole, soprattutto, che definiscano le prestazioni
energetiche che si vogliono ottenere dagli edifici lasciando però
al mercato la scelta delle soluzioni tecnologiche e costruttive più
adeguate al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Positivo secondo l’Ance anche il riferimento nei programmi alla
questione dello snellimento delle procedure amministrative. Una
questione importante, sulla quale l’Ance chiede a tutti gli
schieramenti non solo di mettere mano a un vero processo di
semplificazione ma anche di restituire poteri decisionali e
soprattutto responsabilità alla pubblica amministrazione.
“Le leggi e le regole che esistono nel nostro Paese sono fin troppe
- ha dichiarato Buzzetti - il principio dovrà quindi essere quello
di non farne di nuove ma di applicare in modo efficiente le leggi
che esistono.”
Ma soprattutto, ha concluso Buzzetti, “nel nostro Paese c’è
assoluto bisogno di uno scatto di efficienza da parte di tutto il
sistema amministrativo nelle sue diverse articolazioni, scatto nel
quale il profilo della responsabilità deve riguardare le competenze
ed i risultati della gestione amministrativa.” Bisogna avere
chiaro, in altre parole, il principio che anche la migliore
legislazione possibile è destinata al fallimento se la gestione
amministrativa che ne consegue non è orientata all’efficienza e
alla responsabilità del risultato.
Fonte: www.ance.it
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