VIA LIBERA DALLA CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

13/03/2008

Via libera dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome sul decreto legislativo che, in attuazione dell’articolo 1, comma 2 della legge n. 123/2007, razionalizza le norme sulla sicurezza e salute del lavoro.
Il parere positivo ma con oltre 100 proposte di emendamenti, allegato alla presente news unitamente al testo del d.lgs., è stato espresso nella Conferenza delle Regioni convocata ieri ed alla fine della stessa il Presidente della stessa,Vasco Errani, ha commentato il via libera affermando che “E’ stato fatto un passo in avanti significativo in direzione del miglioramento delle garanzie di sicurezza dei luoghi di lavoro e di maggior tutela dei lavoratori.”.
Il parere positivo è stato condiviso da tutte le regioni con la sola eccezione del Veneto.

Il presidente Errani ha, anche sottolineato che con l’approvazione “Si supera in questo modo, anche con il contributo delle Regioni in un ambito di stretta concertazione istituzionale, un ritardo legislativo in un settore delicato e strategico, eliminando diversi formalismi, aumentando il coordinamento delle attività di vigilanza, razionalizzando il sistema delle sanzioni e semplificando gli obblighi formali. Gli emendamenti e le proposte delle Regioni sono stati recepiti ed il testo è stato migliorato soprattutto per quello che riguarda la razionalizzazione dei controlli, il sistema di vigilanza e il coordinamento fra le istituzioni”.

Il ministro per gli Affari Regionali, Linda Lanzillotta, uscendo dalla Conferenza Stato-Regioni ha affermato “Abbiamo convocato questa Conferenza straordinaria per garantire un iter spedito al decreto anche presso le commissioni parlamentari che potranno deliberare entro i termini di scadenza della delega. C'è stata oggi una consapevolezza generale sull'urgenza di questo provvedimento con qualche osservazione della Regione Veneto”. Il Ministro, per quanto riguarda la semplificazione delle procedure, ha precisato “noi raccomandiamo che il Parlamento possa approfondire alcuni punti per rendere meno oneroso, sul piano delle procedure burocratiche, questi adempimenti per le imprese”. Ed ha concluso “In generale il provvedimento è condiviso e ne è stata valutata l'importanza sociale. Tutte le Regioni hanno rispettato l'appello di deliberare con celerità. Il provvedimento ora andrà alle commissioni”.

Ma se governo e organizzazioni sindacali possono festeggiare il nuovo passo avanti del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, non si placano le polemiche tra le associazioni dei costruttori.
Oggi è intervenuto nel dibattito anche il presidente dell’Acer (associazione costruttori edili di Roma e provincia) Giancarlo Cremonesi, che ha dichiarato: “Sono d’accordo con il presidente Luca Cordero di Montezemolo. Non è inasprendo le pene che si risolve il problema della sicurezza in Italia” concludendo che “bisogna svolgere una forte attività di formazione e informazione rivolta non solo ai lavoratori, ma anche ai datori di lavoro. Con il Testo unico abbiamo, invece, una legge demagogicamente violenta dove si punta alla repressione e all’incremento delle pene”.

Ricordiamo che il decreto passa ora alla Commissione Lavoro della Camera che ha già il provvedimento all’ordine del giorno dalla seduta ieri ed alle competenti commissioni del Senato precisando che la Commissione Giustizia del Senato stesso, in sede consultiva su atti del governo, ha espresso parere favorevole con osservazioni sullo schema di decreto legislativo recante: “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.

A cura di Paolo Oreto


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