Via libera dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
sul decreto legislativo che, in attuazione dell’articolo 1, comma 2
della legge n. 123/2007, razionalizza le norme sulla sicurezza e
salute del lavoro.
Il
parere positivo ma con oltre 100 proposte di emendamenti,
allegato alla presente news unitamente al testo del d.lgs., è stato
espresso nella Conferenza delle Regioni convocata ieri ed alla fine
della stessa il Presidente della stessa,
Vasco Errani, ha
commentato il via libera affermando che “E’ stato fatto un passo in
avanti significativo in direzione del miglioramento delle garanzie
di sicurezza dei luoghi di lavoro e di maggior tutela dei
lavoratori.”.
Il
parere positivo è stato condiviso da tutte le regioni con
la sola
eccezione del Veneto.
Il presidente Errani ha, anche sottolineato che con l’approvazione
“Si supera in questo modo, anche con il contributo delle Regioni in
un ambito di stretta concertazione istituzionale, un ritardo
legislativo in un settore delicato e strategico, eliminando diversi
formalismi, aumentando il coordinamento delle attività di
vigilanza, razionalizzando il sistema delle sanzioni e
semplificando gli obblighi formali. Gli emendamenti e le proposte
delle Regioni sono stati recepiti ed il testo è stato migliorato
soprattutto per quello che riguarda la razionalizzazione dei
controlli, il sistema di vigilanza e il coordinamento fra le
istituzioni”.
Il ministro per gli Affari Regionali,
Linda Lanzillotta,
uscendo dalla Conferenza Stato-Regioni ha affermato “Abbiamo
convocato questa Conferenza straordinaria per garantire un iter
spedito al decreto anche presso le commissioni parlamentari che
potranno deliberare entro i termini di scadenza della delega. C'è
stata oggi una consapevolezza generale sull'urgenza di questo
provvedimento con qualche osservazione della Regione Veneto”. Il
Ministro, per quanto riguarda la semplificazione delle procedure,
ha precisato “noi raccomandiamo che il Parlamento possa
approfondire alcuni punti per rendere meno oneroso, sul piano delle
procedure burocratiche, questi adempimenti per le imprese”. Ed ha
concluso “In generale il provvedimento è condiviso e ne è stata
valutata l'importanza sociale. Tutte le Regioni hanno rispettato
l'appello di deliberare con celerità. Il provvedimento ora andrà
alle commissioni”.
Ma se governo e organizzazioni sindacali possono festeggiare il
nuovo passo avanti del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro,
non si placano le polemiche tra le associazioni dei
costruttori.
Oggi è intervenuto nel dibattito anche il presidente dell’Acer
(associazione costruttori edili di Roma e provincia)
Giancarlo
Cremonesi, che ha dichiarato: “Sono d’accordo con il presidente
Luca Cordero di Montezemolo. Non è inasprendo le pene che si
risolve il problema della sicurezza in Italia” concludendo che
“bisogna svolgere una forte attività di formazione e informazione
rivolta non solo ai lavoratori, ma anche ai datori di lavoro. Con
il Testo unico abbiamo, invece, una legge demagogicamente violenta
dove si punta alla repressione e all’incremento delle pene”.
Ricordiamo che il decreto passa ora alla Commissione Lavoro della
Camera che ha già il provvedimento all’ordine del giorno dalla
seduta ieri ed alle competenti commissioni del Senato precisando
che la Commissione Giustizia del Senato stesso, in sede consultiva
su atti del governo, ha espresso parere favorevole con osservazioni
sullo schema di decreto legislativo recante: “Attuazione
dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di
tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
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