Negli ultimi anni è divenuto sempre più frequente il fenomeno dei
cedimenti delle costruzioni per cause diverse, anche antropiche, ma
spesso correlate ai poderosi cambiamenti climatici e alle
conseguenti variazioni cicliche stagionali con sensibili aumenti di
temperatura del pianeta che influenzano i terreni.
Il cedimento si manifesta visibilmente sulle pareti della
costruzione con evidenti crepe secondo geometrie ben distinte.
In questi casi tecnicamente parliamo di
cedimenti
differenziali ovvero quei cedimenti localizzati in particolari
punti della costruzione che hanno evidenziato un abbassamento
verticale rispetto ad altri ed in modo differente, tanto da
sollecitare le strutture fino al loro collasso con conseguente
evidenza di crepe e fessure distribuite sulle pareti
interessate.
Questo tipico fenomeno di dissesto è molto spesso dovuto ad una
insufficiente manutenzione della costruzione nel tempo (rete
raccolta acque bianche e nere, crescita di piante ad alto fusto
vicino agli edifici, presenza di pozzi e scavi limitrofi, vicinanza
a infrastrutture con vibrazioni da traffico veicolare etc).
In tutti questi casi è spesso l’azione dell’uomo che disturba e
modifica i delicati equilibri tra terreno e fondazione
dell’edificio causando inevitabilmente il cedimento. Questi
fenomeni possono manifestarsi anche in presenza di terreni con
ottime caratteristiche meccaniche ma che per loro natura risultano
più sensibili alle interferenze dell’uomo. Alcuni terreni infatti,
proprio in funzione della condizione climatica evidenziano
ciclicamente variazioni del loro stato chimico fisico che
inevitabilmente si ripercuotono sulle strutture di fondazione in
appoggio a sostegno l’edificio.
E’ intuitivo dunque che il problema del cedimento differenziale non
sia sempre e solo un problema di ricerca degli incrementi delle
caratteristiche meccaniche di un determinato terreno. Infatti è
noto come anche un terreno con modeste capacità portanti, ma
opportunamente adeguato al carico e alla geometria di quella
costruzione, possa mantenere negli anni una efficace stabilità. E’
quando invece l’uomo modifica direttamente o indirettamente questo
equilibrio che il cedimento può manifestarsi anche dopo tanti anni
dalla costruzione.
Elementi catalizzatori del cedimento sono i fluidi nel terreno di
fondazione (in genere acque meteoriche, acque fognarie, acqua
potabile dalla rete idrica, pozzi attivi, drenaggi etc).
La tecnologia moderna è in grado oggi di intervenire con sistemi
“mini invasivi” ed efficaci. In alternativa alle tradizionali
palificazioni e alle opere di adeguamento fondazione sono sempre
più considerate le
tecniche con iniezione di resine
espandenti, ognuna ben distinta e differente dalle altre per
diverso approccio tecnico scientifico, prodotti di iniezione,
strumentazioni e modalità di controllo delle operazioni, obiettivi.
Tra queste
Geosec® Ingegneria della Fondazione® propone la
metodologia
See&Shoot ovvero un sistema integrato di
iniezione resine supportato da un costante e globale monitoraggio
computerizzato 3D delle caratteristiche resistive del terreno sotto
la casa e che consente una
personalizzazione di ogni
intervento. Un ingegnere o un geologo della Geosec sul posto può
visualizzare al monitor di un Computer lo stato del terreno prima
delle iniezioni e soprattutto successivamente
in corso
d’opera vedere gli effetti benefici indotti al terreno di
fondazione (foto1).
Come un “occhio elettronico” posto verso il terreno che sta sotto
la casa (senza scavi e demolizioni) per vedere in modo
costante
e globale vantaggiosamente in corso d’opera dove la resina,
posata tra il cordolo ed il terreno, è ben permeata e ha riempito i
vuoti oppure dove ha assorbito umidità e allontanato acqua
interstiziale con importanti effetti benefici indotti anche a
distanza di metri dal punto di iniezione (foto2).
Il monitoraggio geoelettrico 3D con iniezioni di resina in un unico
impianto integrato è la soluzione “firmata” Geosec®, perché Geosec®
personalizzando ogni intervento è in grado di vedere, progettare e
verificare in corso d’opera ciò che succede sotto ad ogni
costruzione.
Foto 1 - la squadra geosec: mentre gli operatori
eseguono l’iniezione di resina, il nostro geologo rileva gli
effetti nel terreno e li visualizza al monitor del computer
Foto 2 - immagine del terreno di
fondazione durante l’intervento, in giallo il perimetro delle
fondazioni delle costruzioni, a destra l’indicatore di
miglioramento resistivo, in rosso gli effetti 3D del
miglioramento.
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