La XI Commissione (Lavoro) del
Senato della Repubblica ieri
20 marzo ha approvato a maggioranza lo schema di
Decreto
legislativo che, in attuazione dell’articolo 1, comma 2 della
legge n. 123/2007, razionalizza le
norme sulla sicurezza e
salute del lavoro.
Il parere della Commissione è stato espresso con una
serie di
condizioni ed osservazioni meglio indicate nel parere stesso
che, in ogni caso, ha precisato il presidente della Commissione
Tiziano Treu “recepiscono indicazioni utili giunte delle
parti sociali, sia dai sindacati sia dagli imprenditori”. In
particolare, sottolinea ancora il presidente, “viene valorizzato il
documento unico per la regolarità contributiva, utile a combattere
le irregolarità, specie nel settore edile, vengono recepite misure
che armonizzano le norme del settore dei trasporti a quelle
generali, tenendo conto delle loro specificità e vengono previsti
interventi per evitare inutili sovrapposizioni nelle sanzioni”.
Inoltre, prosegue il presidente della commissione Lavoro del
Senato, “le imprese avranno a disposizione un periodo transitorio
per potersi adeguare ad alcune delle innovazioni introdotte”. Il
provvedimento approvato ha concluso Treu, “è garanzia di un serio
equilibrio e coniuga misure preventive e regole certe. Adesso
occorrerà essere ancora più rigorosi nei controlli e diffondere la
cultura della sicurezza anche nelle scuole”.
Le
osservazioni contenute nel parere sono circa 40 e sono
tutte riportate nel documento allegato alla presente news; in
particolare ricordiamo che nel parere viene richiesto:
- che una quota non inferiore al 5% del monte ore scolastico sia
dedicato all'informazione e alla formazione sulla salute e
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
- un periodo transitorio per potersi adeguare ad alcune delle
innovazioni introdotte;
- di estendere, nel caso di cantieri temporanei e mobili,
l’obbligatorietà della figura del coordinatore in fase di
esecuzione in tutti i cantieri stessi senza esclusione alcuna;
- un maggior ordine legislativo sulle sanzioni con la possibilità
di estendere l'istituto della prescrizione alle contravvenzioni in
materia di sicurezza e di igiene del lavoro punite con la sola
ammenda (mentre l'istituto, attualmente, concerne solo i reati
puniti in via alternativa con l'arresto o con l'ammenda).
“Le imprese - conferma il presidente Treu - avranno a disposizione
un periodo transitorio per potersi adeguare ad alcune delle
innovazioni introdotte”.
Ricordiamo che le Commissioni riunite XI (Lavoro) e XII (Affari
sociali) della Camera dei Deputati il 18 marzo scorso avevano già
espresso il proprio parere favorevole sulla schema di decreto
legislativo con alcune osservazioni più dettagliatamente indicate
nel documento allegato alla presente e che nel parere emestesso,
venivano richiesto per le imprese un tempo di 90 giorni per
adeguarsi alle innovazioni introdotte dal provvedimento stesso, ma
il sottosegretario al Lavoro
Antonio Montanino aveva
segnalato che il Governo, in seguito al dibattito parlamentare e al
parere delle parti sociali, era intenzionato a concedere una
moratoria di almeno sei mesi per gli adempimenti più complessi.
I due pareri positivi di Camera e Senato fanno seguito al
precedente parere positivo ma con oltre 100 emendamenti espresso
dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome espresso
nella seduta del 12 marzo scorso ricordando che tale parere è stato
espresso da tutti con la sola eccezione della Regione Veneto.
Ovviamente, a questo punto, la strada per l’approvazione definitiva
del provvedimento appare in discesa ed è presumibile che il
provvedimento stesso dopo essere stato riscritto per tenere conto,
dove possibile, delle osservazioni della Conferenza delle Regioni e
delle Commissioni di Camera e Senato, tornerà, presumibilmente
nell’ultima settimana di marzo o nella prima del mese di aprile al
Consiglio dei Ministri che dovrà esprimere il proprio voro
definitivo.. Ormai sembra, dunque, tutto a posto visto che lo
scoglio più grande era quello dei tempi stretti, ma il veloce
lavoro delle commissioni parlamentari di Camera e Senato ha
scongiurato, forse definitivamente, il rischio del rinvio alla
prossima legislatura dell’approvazione definitiva del
provvedimento: “Ormai è una cosa formale – spiega Treu – e credo
che la settimana prossima si farà”.
© Riproduzione riservata