Il Decreto-legge 1 febbraio 2006, n. 23 recante:” Misure urgenti
per i conduttori di immobili in condizioni di particolare disagio
abitativo, conseguente a provvedimenti esecutivi di rilascio in
determinati comuni” è stato convertito nella legge 3 marzo 2006, n.
86 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 13 marzo 2006, n. 60.
Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le “Misure urgenti per i
conduttori di immobili in condizioni di particolare disagio
abitativo, conseguente a provvedimenti esecutivi di rilascio in
determinati comuni”.
Al fine di contenere il disagio abitativo di particolari categorie
sociali assoggettate a procedure esecutive di rilascio e residenti
in comuni con più di un milione di abitanti, sono sospese, per sei
mesi a decorrere dalla data di entrata in vigore del provvedimento,
le procedure esecutive di sfratto contro conduttori che hanno nel
loro nucleo familiare persone ultrasessantacinquenni o handicappati
gravi, purchè non dispongano di altra abitazione, nè di redditi
sufficienti ad accedere alla locazione di un nuovo immobile.
Da una indagine effettuata in 15 delle maggiori città italiane
risultano presentati per l’esecuzione all’ufficiale giudiziario
almeno 35.000 sfratti dei quali 9.000 effettuati nell’anno 2005. La
città con un numero più elevato di sfratti richiesti è Roma seguita
da Milano Torino, Napoli e Palermo; la città che ha una percentuale
maggiore di sfratti convalidati rispetto a quelli richiesti è
invece Trieste.
C’è, poi, da precisare che la maggiora parte degli sfratti sono
richiesti per morosità e tale situazione dimostra il profondo
disagio delle famiglie che ricorrono alla locazione non avendo né
la possibilità di accedere ad una casa in affitto “protetta” né la
disponibilità economica di accedere ad un mutuo per l’acquisto
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